









Fsioterapista, preparatore atletico negli sport di squadra e consulente sport individuali (sci di fondo, ciclismo, atletica) sia per amatori che atleti professionisti.
Con 1h 59' 40” Eliud Kipchoge è entrato nella storia. Il campione keniano, già campione olimpico della maratona (Rio de Janeiro 2016) e campione mondiale dei 5000 metri (St Deny 2003) è diventato il primo uomo a correre la distanza della maratona (42km e 195 metri) in meno di 2 ore.
Con una passo al chilometro di 2'50” e una velocità media di 21 km/h per 2 ore di seguito, si sono raggiunti i nuovi limiti delle prestazioni umane sulle prove di resistenza. Il raggiungimento di un simile traguardo è il risultato di un mix di talento, tanto allenamento fatto bene, ottima alimentazione, condizioni di gara perfette e alcuni dettagli che possono sembrare poco importanti. Uno di questi è il sorriso.
Molti di voi avranno notato il viso sorridente ed estremamente rilassato di Kipchoge sia durante la prova, che negli ultimi 400 metri, fatti quasi sprintando. Posto che riuscire a sorridere mentre si corre ai 21 km/h per 2 ore è prerogativa solo di pochissimi, c'è una ragione fisiologica dietro questo aspetto. Sorridere mentre si corre aiuta a combattere la sensazione di fatica e riesce a rendere la corsa più efficiente.
I ricercatori della Ulster e Swansea University hanno studiato il costo energetico di un gruppo di atleti mentre correvano sorridendo oppure con il viso
Un miglioramento incredibile se si pensa che sia dovuto solo al cambiamento dell'espressione facciale. Ma come è possibile tutto ciò? È dovuto al feedback facciale, quando noi adottiamo un'espressione del viso proviamo l'emozione associata a quell'espressione. Al sorriso associamo felicità e gioia, emozioni che determinano un maggior stato di rilassamento. Al contrario se adottiamo un'espressione del viso corrucciata tendiamo ad avere uno stato di maggior tensione. Quindi sorridendo si riesce a correre rilassando maggiormente i muscoli e consumando meno energia.
Ma c'è di più, oltre a migliorare l'economia di corsa gli studiosi dell'università di Bangor capitanati dal professor Samuele Marcora hanno dimostrato come a parità di sforzo, sorridere faccia percepire meno fatica rispetto a compiere la stessa attività col viso teso e corrucciato. Indubbiamente riuscire a sorridere ed essere rilassati mentre si sta compiendo un grosso sforzo richiede un po' di allenamento, ma perché non provarci già da oggi?