
Coronavirus, confermata in laboratorio la presenza della [...]

Coronavirus, Giovo dalla mezzanotte sarà 'zona rossa'. [...]

Coronavirus in Trentino, 229 nuovi positivi e 2 morti. [...]

Sfonda una vetrina di una gioielleria, la svuota e si dà [...]

Fanno collassare una struttura del rifugio salendo sul [...]

FOTO. Provano a fermare una compagna scivolata, ma [...]

Coronavirus, aumentano i controlli in città nel fine [...]

Paura per una giovane scialpinista, precipita per 100 [...]

Coronavirus in Alto Adige, 253 positivi e 4 morti. Oltre [...]

Coronavirus, tutta la Lombardia in "arancione [...]
Condannata per maltrattamenti di sei cuccioli di cane, erano segregati senza acqua e cibo, coperti di urina e rifiuti
Dopo le segnalazioni in Procura, l'indagine era partita in dicembre scorso, mentre a gennaio le forze dell'ordine avevano scoperto le condizioni di vita dei cani. La donna è stata condannata a pagare 3.500 euro di multa

CAVALESE. Una donna di Cavalese è stata condannata in primo grado per maltrattamenti a sette cani, una femmina e sei cuccioli. L'esemplare adulto sarebbe stato tenuto legato con la catena all'aperto, anche d'inverno, senza cibo e acqua, mentre i cuccioli sarebbe stati segregati in tre locali fatiscenti, senza cure e luce, tanto che sarebbero stati ritrovati dalla polizia locale coperti di urina, escrementi e rifiuti vari.
La donna dovrà pagare 3.500 euro di multa, mentre gli animali, confiscati, sono stati prima affidati ad un'associazione amici degli animali in Valle di Fiemme e quindi adottati da altre famiglie.
L'indagine è partita in dicembre scorso, quando la presidente dell'associazione si era rivolta alla Procura per possibili maltrattamenti compiuti dalla donna sugli animali: alcune persone avevano, infatti, segnalato che dall'abitazione provenivano guaiti di cane, senza però che questi si fossero mai visti in giardino.
In gennaio il sopralluogo delle forze dell'ordine e del veterinario dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari e la scoperta dei sette cani maltrattati. La visita veterinaria avrebbe completato il quadro, certificando che gli animali, soprattutto i cuccioli, versavano in condizioni di malnutrizione e rachitismo, ma anche comportamenti fobici.