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Falco e Zeus ancora in azione e i carabinieri "ripuliscono" i parchi di Trento: due arresti e svariate persone identificate
Forti dell'ausilio dei due cani antidroga i carabinieri di Trento hanno effettuato una serie di controlli tra Piazza Dante, San Marco e Santa Chiara. Requisiti quasi 150 grammi di hashish e identificati molti giovani italiani trovati in possesso e degli stranieri per spaccio

TRENTO. Zeus e Falco ancora in azione e ancora una volta vengono requisiti oltre 100 grammi di hashish e identificate numerose persone. I due cani dell'unità cinofila dei carabinieri di Laives continuano ad aiutare i militari dell'Arma nella loro attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. E ieri sera si è svolta un'operazione congiunta tra più carabinieri in diversi parchi cittadini: Piazza Dante, San Marco e il Santa Chiara sono stati i parchi interessati da questi controlli.
Solo nella serata di ieri, proprio grazie ai due cani antidroga, i carabinieri sono riusciti ad identificare molte persone, soprattutto giovani italiani, trovate in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana. E' stato, quindi, identificato un giovane nigeriano trovato in possesso di più dosi di hashish e pertanto deferito in stato di libertà per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Ma maggiori risultati sono stati raggiunti durante il controllo del parco retrostante il Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Qui i militari impiegati hanno sorpreso due giovani marocchini, un 37enne ed un 18enne, mentre cercavano di dileguarsi, alla loro vista, disfacendosi di un importante quantitativo di sostanza stupefacente; agli stessi è infatti stato attribuito il possesso ai fini di spaccio di un quantitativo complessivo di circa 80 grammi di hashish e una somma contante, ritenuta provento del pregresso spaccio.
L’ulteriore attività di Zeus e Falco ha poi permesso di rinvenire ulteriori 60 grammi di hashish occultati nelle siepi, successivamente sottoposti a sequestro al fine di verificare l’eventuale corrispondenza con il quantitativo rinvenuto nella disponibilità dei giovani arrestati che sono stati posti immediatamente a disposizione dell’autorità giudiziaria di Trento e trattenuti presso la locale caserma.