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Il bambino rimasto fuori dalla scuola materna di Calceranica potrà rientrare regolarmente
Il minore era rimasto fuori da scuola mercoledì scorso e giovedì si era tenuta una manifestazione di protesta. Il bambino potrà rientrare in aula domani, martedì 14 novembre. Esprime soddisfazione il Comitato uniti per Oviedo che si era schierato a fianco della famiglia

CALCERANICA. Il bambino rimasto chiuso fuori dal cancello della scuola materna di Calceranica potrà rientrare regolarmente a scuola da domani, martedì 14 novembre. I fatti risalgono a mercoledì 8 novembre, quando
il minore non è potuto entrare perché non conforme alla delibera sull'obbligo vaccinale.
Nella giornata di giovedì i genitori avevano sostenuto i colloqui informativi, ma avevano comunque deciso di non prendere l'impegnativa per vaccinare il proprio figlio e così non aveva potuto varcare la soglia della scuola (Qui articolo).
Il giorno successivo si era tenuta la manifestazione: una trentina di persone 'armate' di slogan e striscioni, tra i quali i comitati 'vaccinare informati', 'uniti per Oviedo' e i più intransigenti 'no vax', qualche politico, come Filippo Degasperi e Walter Kaswalder, si erano radunati a Calceranica per protestare con questa decisione sotto lo sguardo vigile delle forze dell'ordine (Qui articolo).Una situazione che aveva riacceso, senza troppa difficoltà, il dibattito 'vaccinarsi Sì - Vaccinarsi No' (Qui articolo).
Si aggiunge così una puntata alla vicenda: il bambino verrà reintegrato nonostante non sia ancora vaccinato. "Siamo soddisfatti - commenta il Comitato uniti per Oviedo - il bambino era stato escluso dalla scuola, anche se i genitori avessero iniziato l'iter di regolarizzazione nei tempi previsti e avessero già sostenuto un primo colloquio all'Apss. Si esprime vicinanza e sostegno alla famiglia e si auspica che in futuro, alla luce dell'estrema delicatezza dell'argomento, l'atteggiamento delle istituzioni nei confronti dei genitori sarà più collaborativo e meno rigido rispetto a quello dimostrato nel caso di Calceranica".
"Si ricorda - conclude il Comitato - che la Legge Lorenzin prevede, quale requisito di accesso a nidi e scuole dell’infanzia, non tanto l’avvenuta vaccinazione, quanto il fatto di aver iniziato l’iter di recupero vaccinale, che prevede colloqui informativi prima dell’effettiva vaccinazione, la cui decisione finale spetta comunque ai genitori".
Una querelle che sembra concludersi: "I genitori - conferma l'assessore Luca Zeni - hanno chiesto l'impegnativa per la vaccinazione e quindi da questo momento sono in regola rispetto alla delibera di Giunta. Siamo soddisfatti che la vicenda si sia chiusa al meglio nell'interesse del bambino".