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Admo Trentino chiama e i giovani rispondono ''presente'': tantissimi iscritti tra i 18 e 20 anni

721 nuovi soci nel 2017 e già superati i 450 nei primi quattro mesi del 2018: la maggior parte hanno tra i 18 e i 20 anni. La presidente "Ci auguriamo che le Istituzioni tengano il nostro passo"

Da sinistra: il vicepresidente Admo Davide Ceol, la presidente Ivana Lorenzini e la tesoriera Giuliana Frigoli
Di Cinzia Patruno - 21 aprile 2018 - 18:31

TRENTO. Un'adesione giovanissima quella registrata dall'associazione donatori di midollo osseo Admo, che sabato 21 aprile ha tenuto l'annuale assemblea dei soci riportando i risultati ottenuti nel 2017. Sono soprattutto ragazzi e ragazze tra i 18 e i 20 anni ad essersi iscritti nel 2017 e agli inizi del 2018: risultati che fanno ben sperare, faticosamente raggiunti dall'associazione che opera da oltre 25 anni con grande passione.

 

721 sono gli aspiranti donatori registrati nel 2017, cioè soci di Ado Trentino che hanno effettuato l'esame del sangue all'Azienda sanitaria. L'esame, chiamato tipizzazione, consente di registrare il proprio corredo genetico nel registro nazionale, permettendo di essere individuati come possibili donatori di midollo osseo per un malato di leucemia o di altre malattie del sangue.

 

I risultati sono eccellenti, ma la strada non è mai in discesa: i malati sono sempre di più. "E' necessario – spiega la presidente di Admo Trentino Ivana Lorenziniinvestire sui donatori italiani. Un midollo osseo "estero" costa tra i 10 e i 15 mila euro". Tenendo conto del fatto che solo il 30% dei malati trova un familiare compatibile e che la compatibilità tra estranei è di circa 1 su 100.000, maggiore è il numero di iscritti al registro, maggiore sarà la possibilità di riscontare la compatibilità.

 

Degli iscritti ad Admo, oltre 450 solo nei primi mesi del 2018, non tutti possono essere tipizzati dall'Azienda sanitaria e diventare così potenziali donatori e salvare la vita di un malato, molto spesso un bambino. "Come ormai da anni – prosegue la presidente -, su richiesta del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (Ibmdr), il laboratorio Hla dell'Ospedale Santa Chiara di Trento (quello che si occupa delle tipizzazioni, ndr) deve raggiungere un numero minimo di 236 tipizzazioni l'anno. Ulteriori 300 tipizzazioni per nuovi donatori sono state coperte gratuitamente dall'Histogenetics (Registro di donatori di midollo osseo americano), per un totale di 536. Ovviamente, con un numero così elevato di nuovi ingressi, non si riesce a soddisfare la richiesta dei nuovi esami, tant'è che la rimanenza di 185 donatori non tipizzati sono andati a sommarsi agli altri 300 iscritti del 2016 rimasti da tipizzare". Quasi 500 persone che potrebbero essere compatibili con un malato, ma invisibili fino al momento della tipizzazione.

 

"E' vero che l'Apss copre oltre 230 tipizzazioni – puntualizza Lorenzini -, e con il contributo del registro americano superiamo i 500 tipizzati, ma se guardiamo la vicina provincia di Vicenza, che ne ha tipizzati oltre 1.600, capiamo che possiamo fare di più. Ci auguriamo che le Istituzioni tengano il nostro passo, dal momento che la crisi economica sta comprimendo anche il nostro settore, così delicato e vitale per tanti pazienti ammalati per un tumore al sangue".

 

"Le ormai croniche difficoltà economiche delle strutture preposte non possono che preoccuparci, dal momento che il 2018 è partito alla grande, con un ulteriore sensibile aumento di nuovi iscritti. Proprio per questo, in attesa di un intervento diretto dell'Ibmdr, che possa portare ad un incremento delle nuove tipizzazioni, nel mese di gennaio Admo Trentino ha provveduto a versare all'Apss un contributo di 20.000 euro, destinato alla tipizzazione di 100 nuovi donatori".

 

Per accedere al registro nazionale dei donatori di midollo osseo è condizione necessaria un'età compresa tra i 18 e i 35 anni. Si resta poi iscritti nel registro come aspiranti donatori di midollo osseo fino ai 55 anni di età. E' chiaro che un giovanissimo o una giovanissima sono risorse preziose, perché la loro permanenza nel registro dei donatori è più lunga.

 

"Ci è capitato più di una volta – racconta Monica Fantini, responsabile dell'amministrazione e della comunicazione per Admo Trentino – che entrasse un diciottenne nel giorno del suo compleanno, con il palloncino in mano, con la volontà di diventare donatore di midollo osseo. I giovani ci credono veramente". E infatti, la maggior parte degli iscritti tra il 2017 e i primi prolifici mesi del 2018 hanno tra i 18 e i 20 anni.

 

Per questo, Admo Trentino è impegnatissima nell'attività di sensibilizzazione nelle scuole: 19 sono gli interventi fatti nell'anno scolastico 2017-2018 nelle classi quarte e quinte superiori. "Sono i docenti – continua Fantini – che ci cercano, grazie alle notizia positive che circolano su Admo". Il risultato è un boom di iscrizioni all'associazione di ragazzi e ragazze desiderosi di salvare una vita attraverso un piccolo gesto.

 

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