Affittavano in Trentino case-vacanze inesistenti e sparivano dopo aver ricevuto la caparra, denunciati in tre
Nei guai anche un romano per il reato di truffa e sostituzione di persona. Un uomo 'pizzicato' invece a rubare materiale ai Crm della Valle di Cembra

CAVALESE. Tre persone sono finite nei guai, denunciati dai carabinieri di Cavalese, i quali tramite internet proponevano l’affitto di alcune case-vacanze in varie località turistiche del trentino, delle quali però non avevano la reale disponibilità.
Il modus operandi vedeva i tre uomini originari del napoletano fornire agli ignari acquirenti recapiti telefonici e ubicazione degli immobili fittizi, quindi dopo aver ricevuto la caparra si rendevano irreperibili. Sono stati individuati e denunciati un trentenne di Afragola, un cinquantacinquenne e un cinquantaduenne entrambi di Qualiano.
Sempre il Comando della stazione di Canazei, dopo aver ricevuto le denunce di tre albergatori, hanno identificato e segnalato all'Autorità giudiziaria un trentaseienne romano per il reato di truffa e sostituzione di persona: l'uomo, dopo aver prenotato un periodo di vacanza, all’ultimo minuto rinunciava al soggiorno inducendo gli albergatori a rimborsare la caparra versata su conto intestato però a un'altra persona.
I carabinieri delle stazioni di Cembra-Lisignago, Segonzano e Albiano sono riusciti a identificare un cittadino di origini magrebine, residente in Albiano, il quale è ritenuto l’autore di diversi furti di materiale destinato al riciclo ai Centri di Raccolta Materiali in Val di Cembra.
Le indagini sono iniziate dopo la denuncia da parte del gestore dei vari Crm per conto della società Asia di Lavis.
L’autore dei furti è stato sorpreso nella tarda serata del 24 marzo da una pattuglia della stazione di Segonzano, mentre all’interno del locale Crm era intento a trafugare alcuni oggetti. In quella circostanza veniva inoltre rinvenuto nella sua vettura anche altro materiale sottratto in diversi centri raccolta.