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Enrico Vinante è morto nel tragico incidente di Predazzo. Con la sua moto ha centrato un'auto, due i feriti

Il 34enne di Tesero ha perso la vita nell'impatto avvenuto nel pomeriggio di ieri. Lo scontro con una Fiat Seicento ha causato il ferimento di altre due persone, madre e figlio di 74 e 50 anni

Pubblicato il - 06 luglio 2018 - 08:57

PREDAZZO. E' Enrico Vinante il 34 enne di Tesero morto in un terribile incidente motociclistico a Predazzo. La tragedia nel primo pomeriggio di ieri in prossimità della centrale di teleriscaldamento sulla bretella SS48, quella che bypassa il paese scorrendo lungo il torrente Avisio.

 

L'impatto mortale è avvenuto quando la moto di Vinante ha sbandato in prossimità di una semicurva, andando a scontrarsi con una Fiat Seicento che proveniva in direzione opposta. Enrico Vinante stava andando a Moena per far visita a un amico, ma il suo viaggio si è interrotto prima di arrivare.

 

Sull'utilitaria viaggiava un uomo di 50 anni e sua madre di 74. L'impatto ha piegato le lamiere lasciando i due intrappolati. La moto si è invece spezzata in due. Uno scontro fortissimo che ha ferito anche i conducenti della macchina.

 

La scena, ai primi che l'hanno vista, è sembrata subito grave. Il motociclista era riverso a terra, immobile, mentre all'interno dell'abitacolo del veicolo una delle persone intrappolate era incosciente. L'allarme ai mezzi di soccorso è stato dato immediatamente.

 

Sul posto si sono portate due ambulanze, due elicotteri, i vigili del fuoco con le pinze idrauliche e le forze dell'ordine. Per Enrico Vinante non c'era però nulla da fare, mentre madre e figlio sono stati trasferiti all'ospedale Santa Chiara di Trento

 

La donna ha riportato ferite e traumi, ma le sue condizioni non hanno destato la preoccupazione dei medici. Diversa la situazione del figlio 50enne, ricoverato in gravi condizioni anche se non in pericolo di vita.

 

Vinante era molto conosciuto in valle. Lavorava al pastificio Felicetti come addetto agli acquisti, e prima aveva lavorato come impiegato negli uffici della Despar. Ma è ricordato soprattutto per la sua passione per la musica e il teatro e per l'attività sociale e culturale che ha sempre messo a disposizione per l'intera valle. 

 

 

 

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