''Grazie a tutti coloro che si sono fatti in quattro e ci hanno aiutato lavorando nell'ombra''
Il presidente del comitato organizzatore in via Olivetti a Le Albere ha ringraziato il team di volontari che hanno reso possibile il mega evento. Ecco le parole di Renato Genovese
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TRENTO. “Grazie a tutti!”. Questo il messaggio lanciato dal presidente del comitato organizzatore alpini Renato Genovese all'indomani del concludersi della grande Adunata di Trento, la 91esima della storia, quella del centenario della fine della Grande Guerra. Un grazie rivolto da Genovese "a tutti quei volontari e collaboratori che silenziosamente hanno permesso tutto ciò, regalando alle migliaia di alpini arrivati, alla città di Trento e a tutto il Trentino un evento memorabile, che rimarrà nella storia e nel cuore di tantissime persone".
"Senza di voi - ha aggiunto il presidente del Coa in via Olivetti, a Le Albere, davanti a molti dei volontari che hanno preso parte all'iniziativa -questa Adunata non si sarebbe mai potuta fare. Avete lavorato tutti egregiamente e nessuno si è risparmiato. Abbiamo ottenuto un grande risultato, ma è grazie a chi ha lavorato strenuamente, nell’ombra, dormendo una manciata di ore per notte, lavorando intensamente nel fango e sotto la pioggia, senza mai apparire, che tutto ciò è stato possibile. Il vostro supporto è stato fondamentale".
Infatti ai disagi e alla sporcizia accumulatasi soprattutto sabato notte ha fatto da contraltare la pulizia della mattina successiva e anche oggi, dopo la parata e la manifestazione di domenica con oltre 500 mila persone in città, Trento si è risvegliata in ordine, con i volontari ancora all'opera per pulire e sistemare quanto rimasto in giro.
"Un grande grazie - aggiunge il comitato organizzatore - quindi a chi, senza sosta, si è speso volontariamente per allestire campi e palestre, a chi si è stato al front office del Coa e a quello della Sezione Ana in vicolo Benassuti per assecondare centinaia e centinaia di richieste, rispondendo al telefono che squillava in continuazione e accogliendo col sorriso chiunque entrasse. A chi si è fatto in quattro per tener fede e svolgere al meglio le mansioni più disparate, dai compiti di segreteria all’assistenza alla viabilità (posti tappa, parcheggi, presidi ai varchi e in stazione), da chi si è occupato dell’imbandieramento e chi ha timbrato e distribuito le cartoline dell’Adunata, da chi ha prestato soccorso a chi si è sentito poco bene e chi ha tenuto pulita la città. Da chi ha coordinato i volontari e chi ha colto al volo la chiamata, mettendosi senza esitazione al servizio del Comitato organizzatore, chi li ha sfamati e chi ha trascorso nottate intere a sorvegliare gli alloggiamenti collettivi. Non va dimenticato chi ha allestito le Cittadelle, chi ha curato gli eventi culturali e chi il cerimoniale arricchendo di significati profondi questa grande festa di popolo. Chi ha garantito l’ordine pubblico e la sicurezza, chi ha lavorato nelle sale operative tenendo tutto sotto controllo, tutte le forze dell’ordine, il comando delle truppe alpine, la protezione civile, i vigili del fuoco, le amministrazioni pubbliche e tutti gli uffici e gli enti che hanno collaborato al fianco del Comitato e degli alpini, portando avanti da dietro le quinte un lavoro magari silenzioso ma indispensabile".
"Insomma – ha concluso Genovese – un grazie sincero a tutti coloro che si sono fatti in quattro e ci hanno aiutato a rendere questa Adunata indimenticabile. Grazie veramente a tutti per il vostro impegno e la dedizione. Senza di voi nulla di tutto questo sarebbe stato possibile".