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Le Iene dall'autista che non ha fatto salire i profughi. Moreno Salvetti: "Chiedo scusa". Savino: "Come l'Alabama del 1800"
Il giornalista, inviato a Rovereto, racconta i fatti, intervistando alcuni profughi che come ogni mattina attendono la corriera per recarsi ai corsi di italiano: "Succedeva sempre ma adesso non succede più". L'autista: "Manderò una lettera di scuse"

TRENTO. "Non siamo nell'Alabama del 1800, siamo in Trentino nel 2018". Commenta così Nicola Savino il servizio della Iene che si è occupato, nella puntata di ieri, del caso dell'autista di Trentino Trasporti che ha 'saltato' la fermata per non far salire sull'autobus un gruppo di richiedenti asilo.
Il giornalista, inviato a Rovereto, racconta i fatti, intervistando alcuni profughi che come ogni mattina attendono la corriera per recarsi ai corsi di italiano: "Succedeva sempre, non si fermava - raccontano - ma adesso non succede più".
La troupe delle Iene raggiunge il protagonista, Moreno Salvetti, "autista, delegato sindacale e consigliere comunale". Salvetti è ancora sul mezzo di Trentino Trasporti, si affaccia e risponde alle domande del giornalista: "Guarda - afferma imbarazzato - io non sono razzista".
Racconta la sua versione: "Ho visto un gruppo di extracomunitari - ammette - ho visto che dietro c'era un autobus del servizio urbano e credevo si fermasse quello". Ma nel video non si vedono altri mezzi, osserva l'inviato. "Ho visto uno in mezzo alla strada - spiega poi Salvetti - ma non ho pensato che quelli lì volessero salire con me".
"Difficile credere una cosa del genere - afferma il giornalista che lo intervista - non è che voleva buttarsi sotto, voleva salire". Ed è a questo punto che l'autista di Avio ammette tutte le sue responsabilità e chiede scusa: "Mi dispiace un mondo - afferma - ma carichiamo tutti i giorni questi extracomunitari".
"Ammetto che ho sbagliato - ribadisce Salvetti - ma non sono razzista, questo no. Carico italiani, indiani...". L'inviato delle Iene chiede all'autista di andare con lui a parlare con i richiedenti asilo alla fermata: "No - dice Salvetti - non ho voglia di venire ma ho pensato di scrivere una lettera".
"Non è che ci racconti cazzate?", lo incalza l'inviato: "No - assicura Salvetti - pensavo di scrivere una mail". Il servizio si conclude con la promessa che "non succederà più" e con una richiesta: "Saluta i ragazzi". E Salvetti, guardando la telecamera e facendo cenno con la mano dice: "Ciao ragazzi".
Di ritorno in studio, nella puntata di ieri su Italia Uno, il duro commento di Nicola Savino che ricorda il tempo della segregazione razziale americana, a cui si aggiungono quelle di Nadia Toffa: "Moreno chiedi scusa, non ci vuole poi tanto".
Qui il servizio completo della puntata andata in onda ieri su Italia Uno.