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Maxi emergenza in Bondone, una simulazione che coinvolge 150 unità dei soccorsi
L'allarme scatterà intorno alle 9 tra Sardagna e Candriai (viabilità chiusa fino alle 13 circa) e coinvolge tante realtà che operano in situazioni di emergenza. Solo domani si saprà l'evento da gestire. Mirko Demozzi (Croce Bianca): "Cerchiamo di migliorare la sinergia tra corpi e implementare la catena di comando"

TRENTO. Saranno 150 le unità in campo nella simulazione di una maxi emergenza prevista per sabato 14 aprile dalle 9 alle 13.
Dalla Croce Bianca Trento a Trentino Emergenza, dalla Croce rossa di Trento a quella di Tesero, ma anche l'Orsa maggiore Vallarsa, la polizia municipale di Trento, il soccorso alpino, i vigili del fuoco volontari del distretto di Trento, l'unità di soccorso tecnico e Trentino trasporti, tutti operativi sul Monte Bondone tra Sardagna e Candriai.
La strada verrà chiusa al transito veicolare e la simulazione avrà termine intorno alle 13 e i Nu.Vol.A si occuperanno dell'organizzazione del pranzo offerto a tutti i partecipanti alle ex Caserme di Candriai, quindi al termine ci sarà il primo debrifing con tutti i soccorritori partecipanti.
"Questo - spiega Mirko Demozzi, presidente della Croce Bianca di Trento - è un progetto sviluppato negli ultimi due mesi per implementare il coordinamento tra corpi diversi. Nei casi di emergenze che coinvolgono più enti è importante la catena di comando e questa simulazione serve per incentivare e migliorare la sinergia tra tutte le realtà nelle difficoltà di momenti di forte stress".
I soccorritori sono ancora all'oscuro del tipo di maxi-emergenza che si troveranno a gestire e le criticità che dovranno affrontare: per sapere tutto è necessario attendere le 9 in punto di domani mattina, quando scatterà l'allarme.
"Un ringraziamento - conclude Demozzi - a tutti i corpi coinvolti che si sono messi a disposizione, che ognuno nel proprio ruolo collaborano fattivamente alla riuscita di questa simulazione e che rappresentano, così come tutto il sistema dei soccorsi, un fiore all'occhiello del Trentino: le nostre unità sono tutte brave, ma senza la capacità di collaborare una situazione di emergenza non può mai andare a buon fine".