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''Non ho mai detto 'brutta negra' e mi sono solo difeso''. L'uomo accusato di aver aggredito la pastora etiope respinge le accuse
Si è sottoposto all'interrogatorio di garanzia assistito dal suo avvocato. Ha ridotto il tutto a un litigio tra vicini dovuto alle capre della donna che sconfinavano nella sua proprietà. E' accusato di stalking aggravato dall'odio razziale

TRENTO. Cornelio Coser, 53 anni, è accusato di stalking aggravato dall'odio razziale per aver aggredito Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope che alleva le sue capre in Val dei Mocheni. Secondo la donna, e secondo la Procura della Repubblica che ha messo l'uomo agli arresti domiciliari, avrebbe usato frasi razziste, arrivando a minacciare e insultare Agitu con la frase 'brutta negra'.
Ieri però ha cercato di difendersi, rispondendo all'interrogatorio di garanzia davanti a Pm e Gip, assistito dal suo avvocato Claudio Tasin. "Non ho mai detto 'negra', non ho usato queste parole". Respinge le accuse e soprattutto l'aggravante del motivo razziale riconducendo tutto a un litigio tra vicini.
Ha riferito che all'inizio il rapporto tra lui e la pastora era del tutto civile, addirittura di buon vicinato, ma tutto sarebbe cambiato a causa delle capre che di continuo invadevano la sua proprietà. Ha spiegato ai magistrati che anche altri abitanti della zona sono stati interessati da questi sconfinamenti e non solo lui subiva questo disagio.
L'episodio più eclatante, quello che avrebbe fatto perdere la pazienza a Cornelio Coser, è riferito alle trecento pianticelle di carpino mangiate dalle capre, piante che circondavano la sua proprietà. In conseguenza di questo, l'uomo ha ammesso di aver sgonfiato una gomma dell'auto della pastora.
Ha negato aggressioni, nega parole offensive di tenore razzista. Ha ammesso gli eccessi verbali da una parte e dall'altra, liti di insulti che però non sarebbero mai trascese, se non in due occasioni. Ha riferito di essere stato colpito dalla donna con un sasso e successivamente la donna lo avrebbe colpito con un bastone e lui, per difendersi, l'avrebbe immobilizzata e disarmata.
Questa la sua versione, che risulta opposta da quella di Agitu e certamente diversa da quella della Procura che nei giorni scorsi ha posto Cornelio Coser agli arresti domiciliari accusandolo di stalking aggravato dall'odio razziale. Procura che su richiesta dell'avvocato della difesa ha comunque accettato di alleggerire la misura cautelare e permettere all'uomo di poter svolgere il suo lavoro.