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Precari 'pubblici', la Fp-Cgil 'strappa' a Rossi l'impegno per la stabilizzazione. La trattativa al gazebo con Susanna Camusso
Incontro al presidio dei dipendenti precari. "Già con la Legge di stabilità in luglio vedremo di trovare le coperture". Più complicata la posizione di chi rientra nei limiti del Jobs-Act: "Si dovrà diluire la stabilizzazione in tre anni". Soddisfatto Gianpaolo Mastrogiuseppe della Funzione Pubblica che ha 'architettato' l'incontro

TRENTO. I lavoratori precari 'pubblici' lo avevano annunciato: "Scenderemo in piazza il 2 giugno durante il Festival dell'Economia per portare l'attenzione sulla situazione dei mille lavoratori che vivono tutti i giorni nell'incertezza". Un presidio vero e proprio che si poi trasformato in una trattativa ad alto livello.
In via Manci, infatti, si sono incontrati il governatore Ugo Rossi e la segretaria della Cgil nazionale Susanna Camusso, a Trento come ospite del Festival, che il segretario della Fp-Cgil Gianpaolo Mastrogiuseppe ha voluto accanto a sé assieme al segretario provinciale della Camera del Lavoro Franco Ianeselli.
Questi, circondati dai lavoratori, hanno affrontato il tema della stabilizzazione dei tanti precari che non rientrando negli organici vivono uno stato di incertezza permanente. Mastrogiuseppe ha chiesto a Rossi di prendere degli impegni chiari per risolvere una volta per tutte la situazione.
Impegni che il governatore si è assunto, assicurando - almeno per quanto riguarda le stabilizzazioni in organico - un apposito intervento sulla Legge di Stabilità per garantire le coperture. Infatti, per case di riposo e asili nido e scuole per l'infanzia, le posizioni precarie sono tali per l'impossibilità di allargare i parametri di organico, cosa su cui Rossi promette di intervenire.
Rimangono però scoperte da questo intervento le posizioni dei lavoratori che hanno lavorato per 36 mesi con stessa mansione nello stesso luogo di lavoro, che in virtù della Jobs-Act non potrebbero essere più assunte. "Per questo serve una norma-ponte - ha detto Rossi - e vedremo in che modo intervenire. Chiediamo un po' di pazienza perché potrebbe essere necessario un tempo di stabilizzazione diluito in tre anni".
In piazza c'erano oggi lavoratori di nidi d'infanzia, addetti d'appoggio e cuochi delle scuole materne, dipendenti delle case di riposo, della Pat e degli enti museali. Storie di precariato che arrivano a 27 anni, come quella di Cinzia, storie di mamme single monoreddito che rischiano la disoccupazione dopo 20 anni di servizio a tempo determinato.
Susanna Camusso si è a lungo intrattenuta con le precarie presenti, alle quali ha assicurato il sostegno dell'intera Cgil. Anche il segretario trentino Franco Ianeselli non ha fatto mancare la garanzia dell'impegno della Camera del Lavoro che insieme alla categoria della funzione pubblica è impegnata nella ricerca di soluzioni.
Soluzioni non facili da trovare, ma che da oggi hanno una concreta possibilità di essere trovate. "A luglio tornerò per vedere se le promesse sono state mantenute", ha detto in conclusione Susanna Camusso. PErché il primo banco di prova sarà infatti la Legge si Stabilità che sarà discussa in estate.
Con la segretaria generale della Cgil, il governatore Rossi ha avuto un piccolo scambio di opinioni. "Fa più specie che ci siano precari di lunga data in una Provincia autonoma", ha affermato Camusso. "Ma hanno sempre lavorato", ha risposto Rossi.
"Ma lavorare nell'incertezza è difficile", ha ribadito la sindacalista, con il governatore che ha cercato di minimizzare la situazione: "Ma non è questo il precariato vero, c''è incertezza ma si va avanti". A questo punto è intervenuta qualche precaria, spiegando al governatore che "sono tre settimane che non dormo, con i figli, il mutuo e la paura di rimanere a casa".
"Il nostro obiettivo è è quello di migliorare tutte le condizioni che avete segnalato - ha concluso Rossi prima di andare vie e di aver accettato in regalo la pettorina con scritto 'sono precario' - gli impegni me li sono presi pubblicamente".