Rosa Mezzina riabbraccia i suoi figli: ''Grazie a chi mi ha aiutato e sostenuto''. Al padre ora il divieto di avvicinarsi, è indagato per sottrazione di minori
L'impegno continuo dei Carabinieri di Bolzano in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, sotto il coordinamento del Ministero degli Esteri, e con l’Interpol. Ora i bambini con la madre sono tornati a Bolzano

BOLZANO. “Finalmente dopo 40 giorni ho realizzato quello che fino a pochi giorni fa mi sembrava un sogno, il sogno più bello che avevo. Ho potuto riabbracciare i miei figli”, è una voce piena di gioia quella di Rosa Mezzina che nella giornata di venerdì ha finalmente potuto riabbracciare i suoi due bambini, Yassine e Yasmine, di 4 e 2 anni. Il padre, Jamel Methenni, era riuscito a portarli nella sua terra d'origine. Immediatamente si erano attivati i carabinieri di Bolzano assieme al ministero degli Affari Esteri, l'ambasciata italiana a Tunisi e l'Interpol.
Ieri finalmente si è conclusa la vicenda. Il padre è stato fermato all'uscita di un molo di Genova dove era arrivato a bordo di un peschereccio. Con lui i figli che sono stati immediatamente accolti dai carabinieri e accompagnati dalla madre e dai nonni.
“I bambini stanno benissimo – ha affermato la madre – e ci tengo a ringraziare di cuore il mio avvocato, l'associazione Penelope, i carabinieri della caserma di bolzano, e tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto”.
“L’operazione è frutto del grande coraggio e pazienza di una madre, di un lungo lavoro di mediazione e di uno sforzo ininterrotto nel cercare di mantenere aperto il canale di dialogo tra la madre dei bambini e il marito che era in Tunisia.
Dal momento della sottrazione dei due bambini non si è mai interrotta la nostra attività, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, sotto il coordinamento del Ministero degli Esteri, e con l’Interpol. Dobbiamo esprimere anzi tutto il nostro ringraziamento a queste Istituzioni con cui vi è stata una collaborazione piena, costante e generosa. Siamo riusciti a convincere l’uomo a rientrare in Italia, dopo aver studiato molto – in questo affiancando ai nostri investigatori, figure specifiche, come il nostro negoziatore – come parlare e cosa dire, affiancando la Signora Rosa nelle sue interlocuzioni con il marito, pronti a cogliere la prima favorevole occasione sino ad arrivare al risultato di ieri sera” ha affermato il colonnello Stefano Paolucci, Comandante Provinciale di Bolzano.
Il padre dei bambini ha trovato in porto i Carabinieri di Bolzano che gli hanno notificato un provvedimento emesso dal Tribunale dei Minori di Bolzano, su richiesta della locale Procura dei Minori, emesso a tutela dei minori e che limita temporaneamente la responsabilità genitoriale dell’uomo, che non potrà avvicinarsi alla famiglia sino alla decisione sul caso del Tribunale di Bolzano. Ieri, peraltro, i Carabinieri hanno comunicato all’uomo di essere formalmente indagato dalla Procura Ordinaria di Bolzano per sottrazione internazionale di minori. Sul posto l’operazione è stata coordinata direttamente dal Comandante della Compagnia di Bolzano, il maggiore Giovanni Burgio, col supporto dei Carabinieri di Genova, e degli uffici della polizia di frontiera e delle dogane di Genova.