Sorpresi dal maltempo, due alpinisti restano bloccati nella tratta più difficile della via a due tiri dalla cima
La coppia stavano percorrendo lo spigolo nord del Sass d'Ortiga in val Canali a Primiero San Martino di Castrozza, quando a due tiri dalla cima sono rimasti sorpresi dal maltempo. Il soccorso alpino raccomanda prudenza e di essere preparati, anche a rinunciare a raggiungere la vetta

PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA. Il soccorso alpino è entrato in azione nel pomeriggio di oggi, martedì 30 luglio, per salvare una coppia di alpinisti inglesi.
La coppia stavano percorrendo lo spigolo nord del Sass d'Ortiga in val Canali a Primiero San Martino di Castrozza, quando a due tiri dalla cima sono rimasti sorpresi dal maltempo.
L'allarme è scattato intorno alle 14 e il coordinatore dell'Area operativa Trentino orientale del soccorso alpino ha immediatamente chiesto l'intervento dell'elisoccorso.
Il personale tecnico ha raggiunto gli alpinisti in difficoltà alla base del tratto più difficile della via, i quali, bagnati e infreddoliti, non erano più in grado di proseguire.
Gli alpinisti sono stati portati a bordo del velivolo per essere portati a valle. Fortunatamente non c'è stato bisogno del ricovero in ospedale.
Il soccorso alpino ricorda che le previsioni per i prossimi giorni, come spesso accade durante il periodo estivo, prevedono dei temporali e repentini cambi di meteo che si presentano sotto forma di fenomeni locali che interessano solo una parte di un gruppo montuoso. Specialmente sull’arco Alpino i temporali estivi sono molto diffusi, di norma sono più probabili nelle ore pomeridiane e più diffusi nel periodo estivo con le giornate calde e ricche di umidità.
Si ricorda che la prima prevenzione si ottiene partendo presto, programmando di essere al sicuro nel primo pomeriggio. In particolar modo nelle ascensioni a vette aguzze e su creste affilate quando possibile in caso di minaccia imminente è opportuno saper rinunciare alla vetta.
In caso di temporale comunque è importante evitare alcune zone come le vette, le creste e i crinali, i camini dove scarica l’acqua, i grandi massi e gli alberi isolati. Il comportamento migliore è quello di evitare anche assembramenti in ripari naturali ma prendere l’acqua in un posto aperto lontano dai pericoli, possibilmente dopo aver allontanato tutto il materiale alpinistico metallico e l’attrezzatura elettronica.
In caso ci sia la necessità di sedersi è fondamentale usare un’isolante come potrebbe essere lo zaino.