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Autrice in estate di diversi furti in appartamento, viene arrestata dopo mesi di indagini. In manette una 27enne
Una giovane di 27 anni è stata arrestata a Rovigo dopo mesi di indagini. Grazie alle celle telefoniche e alle immagini di sicurezza, è stata identificata come l'autrice di diversi furti in abitazione avvenuti nell'area dell'Alto Garda tra il 12 e il 19 agosto scorsi

RIVA DEL GARDA. Una donna di 27 anni è stata arrestata a Rovigo con l'accusa di furto in appartamento. Dopo lunghe indagini cominciate a cavallo di Ferragosto a seguito di numerosi episodi analoghi, e in virtù dell'individuazione e denuncia di tre giovani colte in flagrante mentre cercavano di forzare una serratura, ai polsi del soggetto sono scattate le manette, con la misura cautelare eseguita nella giornata di mercoledì 9 dicembre da parte dei carabinieri di Castelmassa, in collaborazione con il commissariato di Riva e su ordine del gip di Rovereto.
Secondo l'accusa, la donna sarebbe stata autrice di diversi furti in appartamento consumati in tutta la zona dell'Alto Garda tra il 12 e il 19 dicembre. Partita dall'assunto che la tecnica utilizzata dagli autori dei fatti fosse compatibile con quella utilizzata dalle tre giovani, di cui una minorenne, l'indagine ha visto impegnati gli uomini del commissariato di polizia di Riva del Garda e l'Arma dei carabinieri, che, stabilito un piano di controllo su un'area specifica, hanno creato un piano di intervento in caso di furto in atto confidando particolarmente nelle segnalazioni della cittadinanza, primo presidio della sicurezza.
Tale attività era stata coronata proprio dalla chiamata di un cittadino, che segnalava in centro a Riva del Garda tre ragazzi intente a forzare la serratura della sua abitazione. Giunte sul luogo, le forze dell'ordine davano vita a un inseguimento, con le 3 che cercavano di mettersi al riapro in negozi della zona.
Condotte al commissariato di polizia, venivano trovate con addosso 2 cacciaviti, una chiave inglese regolabile, 190 euro in contanti, un mazzo di chiavi presumibilmente usate per forzare le porte, un ritaglio di plastica sagomato per l'apertura delle porte a scatto e 2 telefono cellulari. Dopo questa prima e fruttuosa attività, grazie alla ricostruzione delle chiamate tramite le celle telefoniche, venivano individuati i probabili autori dei furti avvenuti ad agosto.
Incrociati con le immagini di sorveglianza disponibili, i dati raccolti permettevano al sostituto procuratore di Rovereto di richiedere la custodia cautelare nei confronti della giovane. Tutte e tre, a questo punto, dovranno rispondere degli altri reati contestati, mentre il questore eseguiva un ordine di foglio di via dalle zone dell'Alto Garda.