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Coronavirus, in strada scoppia la lite (e volano gli sputi) per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza. Intervengono 15 agenti “armati” di mascherine
Alta tensione in via Santa Croce. Per riportare la calma e separare i due gruppi sono serviti una quindicina di tutori dell’ordine, fra polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Il litigio scoppiato per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza per il coronavirus

TRENTO. Tre volanti della polizia, due pattuglie dei vigili urbani e due vetture, rispettivamente di carabinieri e guardia di finanza, per un totale di circa 15 uomini, questi gli agenti e i militari necessari per calmare gli animi fra due gruppi di persone che hanno iniziato a litigare in via Santa Croce a Trento.
Il diverbio è scoppiato poco prima delle 18 all’altezza dell’ex facoltà di lettere che affaccia sul parco Santa Chiara. A quanto pare, l’oggetto del contendere è stata la mancata osservanza delle distanze di sicurezza per evitare il rischio di contagio da coronavirus. E fra i due gruppi, prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, sono volate parole grosse e anche degli sputi.

Tutto sarebbe cominciato con l'arrivo dei vigili urbani che avvicinandosi a uno dei due gruppetti che erano seduti in un bar lungo via Santa Croce avrebbero detto ai presenti che non stavano rispettando le distanze di sicurezza chiedendo loro di adeguarsi alle regole. I clienti hanno eseguito ma dall'altra parte della strada un altro gruppo di stranieri stava tranquillamente seduto sulle panchine.
A quel punto la comitiva del bar ha cominciato a filmare con gli smartphone i ragazzi dall'altra parte della strada. Questi si sono accorti ed è cominciato i litigio. Sono volati spintoni, insulti e anche degli sputi. I primi a intervenire sono stati i carabinieri allertati da alcuni testimoni allarmati dalle grida che provenivano dalla strada. Con l’intervento dei militari e grazie all’arrivo dei rinforzi gli animi si sono ben presto raffreddati e stando alle prime informazioni nessuno sarebbe rimasto ferito.
Per evitare a loro volta il rischio di essere contagiati gli stessi agenti hanno adoperato delle mascherine protettive. Dopo aver identificato i presenti e redatto i verbali le forze dell’ordine hanno fatto sgomberare l’area rispedendo tutti alle rispettive abitazioni.