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Coronavirus, l’appello delle Apsp: “Preoccupati della situazione sanitaria, servono soluzioni comuni”. Dall'Alto Garda una lettera ai sindaci
Quattro presidenti di altrettante case di riposo dell’Alto Garda e Ledro hanno scritto una lettera indirizzata ai sindaci della zona, chiedendo un incontro perché, spiegano: “Le linee guida della Pat e i piani anti-covid in atto stanno portando una forte diminuzione dei posti letto provocando un aggravamento della sostenibilità economica”

ALTO GARDA. La lettera è indirizzata ai 7 sindaci dell’Alto Garda e Ledro e porta la firma dei quattro presidenti delle Apsp della zona, Marisa Dubini (Giacomo Cis – Ledro), Carla Ischia (Residenza Molino – Dro), Paolo Mattei (Fondazione – Arco) e Lucio Matteotti (Città di Riva – Riva) che si dicono “preoccupati per la situazione sanitaria in atto”.
Ma la pandemia non è l’unica preoccupazione, le case di riposo infatti devono affrontare anche il problema economico: “Le linee guida della Pat e piani anti-covid in atto, che scrupolosamente stiamo seguendo, stanno portando una forte diminuzione dei posti letto accreditati e convenzionati, provocando un aggravamento della sostenibilità economica”.
Si tratta di un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dai presidenti delle strutture che sottolineano come “l’impossibilità di erogare servizi alla popolazione, abbinata a una mancanza di progettualità della politica socio-sanitaria per gli anziani non sufficienti delle nostre comunità, rendono assai complessa, quasi impraticabile, l’organizzazione e la gestione delle strutture stesse”.
Per questo i vertici delle Apsp hanno ritenuto doveroso coinvolgere le amministrazioni locali e proporre un incontro, invitando sindaci e assessori competenti a partecipare, per spostare l’attenzione sulle problematiche da risolvere e possibilmente tracciando un percorso comune da percorrere assieme.