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L’amico lo vede scivolare nel vuoto, vani i soccorsi: 55enne muore dopo essere precipitato per oltre 200 metri
Si trovava con un amico lungo il sentiero quando ha improvvisamente perso l’equilibrio precipitando per oltre 200 metri. Quando i soccorritori sono riusciti a raggiungerlo purtroppo per il 55enne non c’era più nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate

PIEVE DI CADORE (BL). A lanciare l’allarme, intorno alle 15e40, è stato l’amico che si trovava con lui ma per un 55enne di Calalzo di Cadore non c’era già più nulla da fare. I due uomini stavano percorrendo uno dei sentieri che si inerpica verso la Forcella Antarcisa quando il 55enne ha perso l’equilibrio ed è precipitato lungo il ripido versante erboso reso duro dal freddo.
Tutta la scena è avvenuta sotto gli occhi dall’amico che, dopo averlo provato a chiamare, è sceso di una quarantina di metri, fermandosi addosso a un albero per dare l’allarme. Ricevuta la richiesta d’aiuto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Forcella Antarcisa.
L’eliambulanza si è avvicinata e ha imbarcato un soccorritore di Pieve di Cadore, che stava risalendo in fuoristrada con una squadra. Con lui l’equipaggio ha iniziato a sorvolare il pendio, finché, 200 metri circa sotto il sentiero, non è stato individuato il corpo. Sbarcati con un verricello tecnico di elisoccorso, soccorritore e medico, non è stato possibile che constatare il decesso dell’escursionista.
La salma dell’uomo è stata quindi recuperata e trasportata a Nebbiù. Il soccorritore rimasto a terra è risalito fin dall’amico dell’escursionista, raggiunto dal resto della squadra calatasi con una corda. Dopo essere stato assicurato, l’uomo è stato riportato sul sentiero e da lì accompagnato a valle.