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Senzatetto a Trento, prorogati (e rimodulati) i servizi di accoglienza ma ora il problema è la mancanza di spazi. Comune e associazioni alla ricerca di strutture
Nel Tavolo Inclusione si è deciso di prorogare, per il memento solo fino a fine luglio, i servizi ma Comune, associazioni e cooperative devono risolvere il problema degli spazi. Si cercano nuove strutture per ospitare le persone e anche per adibire a deposito bagagli

TRENTO. Lo sfratto per i senzatetto è stato fermato (o rimandato). La decisione è arrivata ieri pomeriggio durante la riunione del Tavolo Inclusione, composto da tutte le realtà a vario titolo coinvolte nel sistema di accoglienza comprese i rappresentati istituzionali di Comune e Provincia.
Si è deciso una rimodulazione dei servizi di accoglienza fino al 31 luglio e soprattutto, cosa non semplice, c'è l'impegno di trovare nuovi spazi per i tanti che chiedono un posto dove stare. L'emergenza coronavirus, infatti, ha messo ulteriormente sotto pressione le strutture presenti che possono offrire meno posti visto le regole del distanziamento sociale che devono essere osservate.
Le cooperative e le varie associazioni si dovranno quindi organizzare e ieri sul tavolo sono già diverse le proposte arrivate e che saranno vagliate nei prossimi giorni. Al tavolo di ieri si è giunti dopo le polemiche partite nei giorni scorsi a causa della mancata proroga da parte della Provincia dei servizi straordinari di bassa soglia. Una situazione che aveva portato a circa 160 persone essere costrette a lasciare il proprio posto e tornare a dormire all'aperto.
A mobilitarsi erano state diverse associazioni, l'Assemblea Antirazzista di Trento aveva chiesto a Comune e Pat di intervenire e di potenziare anche il servizio, ad oggi sono ancora tanti quelli che dormono sulle panchine, sotto un ponte e sui marciapiedi. A cercare una via d'uscita con una proroga fin da subito è stata l'assessora e vicesindaca Mariachiara Franzoia avviando un dialogo con la Provincia che si è sviluppato ieri nell'incontro con le diverse associazioni e con la possibilità data di dare accoglienza ai senzatetto fino a fine luglio.
I problemi, però, non sono finiti. L'impegno ora, infatti, è quello di trovare nuovi luoghi dove poter accogliere chi si trova senza un posto dove stare. Sia diurno che per dormire. Nei prossimi giorni associazioni e amministrazione comunale valuteranno alcune opzioni.
C'è poi la questione bagagli, zaini, borse e valigie che per chi si trova in strada rappresentano la propria vita. Anche in questo caso si stanno cercando delle soluzioni per riuscire a trovare una struttura che funga da deposito.
Sul tavolo sono state messe delle proposte che vanno dalla disponibilità di Casa Paola di 12 posti, all'apertura alcune ore il sabato di casa Baldé per la distribuzione di una sorta di “cestino da viaggio”. Altre proposte saranno valutate nei prossimi giorni all'interno del Tavolo Inclusione.