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Sgominata una banda che gestiva lo spaccio di marijuana a Bolzano. 11 arresti e 11 chili di droga sequestrati
I carabinieri di Bolzano, Vicenza, Torino e Novara hanno dato vita a un'operazione coordinata con cui sono state arrestate 11 persone coinvolte nell'attività di spaccio nella piazza bolzanina. Per il trasporto si avvalevano della complicità di 2 taxisti altoatesini, a cui è stato sequestrato il mezzo. Secondo una conversazione con i fornitori, la droga doveva essere tagliata a seconda dell'etnia dei clienti

BOLZANO. 11 chilogrammi di marijuana sequestrati e 11 arresti fra Bolzano, Vincenza, Torino e Novara. È questo il bilancio dell'operazione “Jamba express”, con cui stamane i militari della compagnia dei carabinieri di Bolzano, con il supporto delle compagnie limitrofe, di Vicenza, Torino, Novara, Torreglia e Laives, hanno proceduto all'applicazione di diverse misure cautelari, portando a compimento un'attività investigativa cominciata nel maggio scorso.
La vasta operazione di polizia giudiziaria ha consentito così di disarticolare una compagine criminale composta da 10 individui, tutti indagati per detenzione in concorso di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Il valore stimato della droga sequestrata sarebbe sul mercato illecito tra i 160mila e i 220mila euro.
A capo dell'organizzazione un 24enne di cittadinanza gambiana, da tempo residente in Italia e ben inserito nell'ambiente criminale. Questi è considerato dagli inquirenti il vero e proprio dominus dello spaccio di marijuana sulla piazza bolzanina. In concorso materiale morale con altri 8 connazionali e con due altoatesini, proprietari dei taxi su cui veniva trasportata la droga, il 24enne controllava diverse piazze di spaccio, dalle zone attorno alla stazione nel capoluogo alle tante altre sparse sul territorio provinciale.
Il trasporto delle sostanze stupefacenti, come detto, avveniva o in taxi o in treno. I corrieri, inviati in trasferta a recuperare la marijuana, giungevano a Vicenza, Novara, Roma e Napoli per approvvigionarsi. Oltre ai viaggi ferroviari, però, il trasporto poteva contare sull'appoggio di due tassisti di Bolzano, rispettivamente un 48enne di San Genesio e una 52enne di Bolzano. I due, come da ricostruzione, avrebbero trasportato diverse volte i corrieri e per questo i loro mezzi sono stati sottoposti a sequestro preventivo, visto l'utilizzo per l'attività criminosa.
Sempre secondo le ricostruzioni, lo stupefacente veniva custodito in un residence e in un appartamento di Appiano sulla Strada del Vino, dove alcuni degli indagati hanno a lungo domiciliato. L'attività, nondimeno, ha consentito anche di individuare e arrestare 2 dei fornitori, residente rispettivamente a Vicenza e a Novara. In costante contatto con il dominus della piazza bolzanina, i fornitori davano consigli utili su come trattare gli stupefacenti. Secondo una conversazione con il soggetto residente nel vicentino, la droga andava tagliata in modo diverso a seconda dell'etnia dei clienti.
L'operazione conclusa in mattinata ha visto impegnati circa 100 militari dell'Arma, con azioni coordinate portate a compimento nel capoluogo altoatesino, a Vicenza e a Torino. Gli arrestati sono stati ritenuti altamente capaci di delinquere, pericolosi, dediti professionalmente allo spaccio e potenzialmente capaci di darsi alla macchia. Per questo sono stati tratti in arresto e portati nei rispettivi carceri di competenze.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari delegate dall’autorità giudiziaria bolzanina è stato arrestato anche un altro cittadino gambiano, di 20 anni e già noto alle forze dell'ordine, trovato in possesso di circa 160 grammi di marijuana. Anche lui è stato condotto al carcere di via Dante.