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Tragedia in montagna, precipita in un canalone e perde la vita: ancora una volta all'attacco della Ferrata delle Aquile
Solo tre settimane fa in quel punto Emanuele Rastelli era scivolato in un canalone per circa 300 metri. Questa volta è successo a un'altro escursionista. A dare l'allarme altri turisti che non hanno visto rientrare l'uomo al pullman

FAI DELLA PAGANELLA. Una vera tragedia quella avvenuta questo pomeriggio sopra Fai della Paganella. La seconda in pochi giorni, praticamente nello stesso punto dove il 2 febbraio scorso, era morto un altro esploratore, Emanuele Rastelli (QUI ARTICOLO).
Il luogo è la Ferrata delle Aquile sulla Cima Roda. Un uomo, un turista del parmense, ha deciso di affrontare la via che inizia con la discesa del canalone Cesare Battisti. Una discesa molto rapida dopo la quale c'è una cengia, ribattezzata "traversata degli angeli", molto esposta che aggira uno spigolo di roccia. Proprio all'attacco della ferrata era precipitato tre settimane fa Rastelli. Un volo senza scampo di 300 metri. E, dalle prime ricostruzioni, i fatti, anche questa volta, sarebbero andati in maniera simile solo che non c'erano testimoni a riferire dell'accaduto.
A dare l'allarme sarebbero stati altri turisti arrivati con l'uomo in pullman che, intorno alle 16.30-17, si sono resi conto che mancava una persona alla conta. A quel punto hanno allertato il 112 e subito si è alzato in volo l'elicottero con a bordo il personale del soccorso alpino. Temendo che potesse essersi ripetuta la tragedia di tre settimane fa i soccorritori hanno fatto un volo di ricerca, passando anche all'altezza del canalone sotto la Ferrata delle Aquile ed hanno individuato il corpo senza vita dell'uomo.
Sono, quindi, scattate le operazioni di recupero e la salma è stata trasportata a Fai della Paganella.