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Arrivo migranti a Lampedusa, Fugatti rispolvera i vecchi cavalli di battaglia della Lega: "No agli sbarchi con l'emergenza sanitaria"
L'intervento del presidente della Provincia su Facebook, nella giornata in cui gli sbarchi a Lampedusa sono stati circa 2mila: "Trentino già provato dall'emergenza sanitaria, non può essere ulteriormente gravato da problemi di ordine pubblico legati alla gestione dell'emergenza clandestina"

TRENTO. Negli ultimi giorni, come ha raccontato il sindaco di Lampedusa Totò Martello al Dolomiti, gli arrivi sulle coste italiane di migranti attraverso la rotta libica sono tornati a crescere, con duemila sbarchi segnalati solo nelle ultime ventiquattr'ore. Non tarda ad arrivare la risposta (o meglio, l'attacco) del presidente della Provincia alla gestione dell'emergenza migratoria: Fugatti, tornando sul cavallo di battaglia della Lega pre-Covid, è intervenuto questo pomeriggio, 10 maggio, su Facebook sottolineando come in questa fase il paese non potrebbe sostenere l'arrivo di migranti sul suo territorio.
"Non possiamo continuare ad accettare l'arrivo di migliaia di immigrati clandestini sulle nostre coste - scrive il presidente della Provincia - nel momento in cui siamo concentrati a riaprire il paese e far ripartire in sicurezza tutte le attività non possiamo permetterci lo sbarco di irregolari durante un'emergenza sanitaria". Non si capisce però quale sia il legame tra gli arrivi delle ultime ore e la riapertura delle attività, due temi che si muovono su binari completamente diversi e che nulla hanno in comune.
"Attendiamo da tempo un intervento urgente da parte dell'Unione Europea per gestire i flussi migratori, occorre ripartire con i ricollocamenti nei vari paesi europei" continua poi il presidente della Provincia, che ribadisce infine come il Trentino, già "provato dall'emergenza sanitaria" non potrebbe essere "ulteriormente gravato da problemi di ordine pubblico legati alla gestione dell'immigrazione clandestina". La fine dell'emergenza Covid s'intravede appena ma si sa: la politica deve guardare avanti o, in questo caso, indietro.