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Caccia al cinghiale, si potranno usare i visori notturni e ci sarà l'estensione del controllo a tutto l'arco dell'anno

Le novità sono contenute nella delibera proposta dall'assessora provinciale Giulia Zanotelli e prevede l'estensione del controllo ordinario a tutto l'arco dell'anno e l'utilizzo di dispositivi per la visione notturna

Pubblicato il - 05 marzo 2021 - 17:31

TRENTO. L'estensione del controllo ordinario a tutto l'arco dell'anno e quella di consentire l'utilizzo di dispositivi per la visione notturna. Sono questi alcune delle novità contenute nella delibera proposta in Giunta provinciale dall'assessora Giulia Zanotelli inerente la disciplina sulla gestione e sul contenimento dei cinghiali.

 

Il nuovo provvedimento ha oggi modificato quello varato lo scorso anno che aveva già riordinato la materia in un'ottica di semplificazione delle procedure amministrative e, di conseguenza, di miglior efficienza, introducendo anche alcune novità che partono dalla consapevolezza della minaccia costituita dalla Peste Suina Africana (PSA).

 

E' bene ricordare che per contrastare i danni causati dai cinghiali alle coltivazioni e ad alcune componenti dell’ecosistema la Provincia ha adottato, ormai da diversi anni, una disciplina di controllo che punta a mettere in campo azioni più incisive rispetto alla normale pratica venatoria. La disciplina vigente si fonda sulla suddivisione del Trentino in due grandi aree, la cosiddetta zona a densità zero e quella classificata di contenimento.

 

Nella prima il cinghiale è assente e, non appena compare, il personale di vigilanza del Corpo forestale trentino e quello dell'Associazione cacciatori, in qualità di Ente gestore della caccia, intervengono per contrastarne sul nascere l’insediamento. Nella seconda area, invece, i cacciatori abilitati al controllo hanno il compito di mantenere basso il livello di una popolazione ormai stanziale.

 

Come già detto, tra le principali novità introdotte dalla nuova delibera vi è l'estensione del controllo ordinario a tutto l'arco dell'anno e quella di consentire l'utilizzo di dispositivi per la visione notturna. Il cinghiale, infatti, è specie con abitudini crepuscolari e l'attività di controllo serale e notturna potrà essere avvantaggiata dall’utilizzo di tali dispositivi. La nuova disciplina ha ricevuto il benestare sia dell’Osservatorio faunistico sia dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

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