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Coronavirus, dopo l'Epifania ancora limiti e divieti per l'Italia. C'è l'ipotesi di una ''zona bianca'' ma con Rt 1 si diventa arancioni
La proposta è quella fatta dal ministro Franceschini. La ''zona bianca'' consentirebbe di riaprire cinema, teatri e palestre. Allo studio un provvedimento per portare l'Italia in ''zona arancione'' nei weekend. Il coprifuoco rimarrebbe alle 22 anche dopo l'epifania e i confini tra regioni chiusi fino al 15 gennaio

TRENTO. Nuove misure più stringenti per tutta Italia ma anche una rimodulazione, con un irrigidimento, dei parametri per far entrare le regioni in zona arancione o in zona rossa. Sono questi i provvedimenti sui quali l'esecutivo starebbe lavorando in queste ore.
Ieri sera si è tenuto il vertice tra il governo e le Regioni per illustrare le ipotesi sulle misure che saranno introdotte dal prossimo 7 gennaio, alla scadenza del decreto di Natale. Per l'Esecutivo erano presenti i ministri per le Autonomie Francesco Boccia e quello della Salute Roberto Speranza. Tra i governatori presenti Toti, Zaia, Bonaccini e Toma.
Al momento si sta ancora parlando di ipotesi. Quello che filtra dalle riunioni che si susseguono è un panorama che potrebbe portare l'Italia in zona gialla per il 7 e 8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione il weekend del 9 e 10 e, successivamente, assegnare le fasce per la settimana seguente con parametri nuovi.
La decisione dovrà essere assunta nelle prossime ore visto che alla mezzanotte dell'Epifania scadrà il decreto Natale. Uno dei primi provvedimenti che si vorrebbero introdurre, come già detto, è quello della zona arancione per i weekend. Il ministro delle Salute Speranza ha proposto per il sabato e la domenica la creazione di una zona rossa. Idea, questa, che però non è passata e si è raggiunto un compromesso per la zona arancione che potrebbe essere replicata anche nei prossimi fine settimana. Tra le misure ci sono quelle che riguardano i confini. Si sta infatti valutando di mantenere almeno fino al 15 gennaio il divieto di spostamento tra le regioni, consentendolo solo per necessità e si manterrebbe anche la regola di far visita a parenti e amici ad un massimo di due persone alla volta. Su questi aspetti l'esecutivo sta portando avanti un confronto con le regioni.
Come già detto l'indice di contagio negli ultimi giorni ha registrato un aumento. La paura di una terza ondata è elevata soprattutto proprio in questa fase delicata di avvio di campagna vaccinale e di ospedali ancora sotto pressione. Cabina di Regia e Comitato Tecnico Scientifico Nazionale starebbero rivedendo i parametri per le zone arancione o rossa, rendendoli più stringenti. I cambiamenti che si vogliono introdurre porteranno a far entrare in zona arancione le regioni che hanno un Rt pari a 1, mentre attualmente è 1,25. In zona rossa, invece, entrerebbero le regioni con sono a 1,25 mentre adesso è 1.50.
C'è poi la questione scuola che dovrebbe ripartire il 7 gennaio con il 50% di presenza alle superiori. La posizione di alcuni governatori è rimandare ancora la riapertura. E regna ancora il caos.
C'è però anche una nuova ipotesi che è stata proposta dal ministro Franceschini. Quella di creare una “zona bianca” che consentirebbe di far ripartire tutte le attività, palestre, cinema e teatri nei territori con indicatori migliori.