
Sanzioni e controlli nel weekend a Trento: chiuso un [...]

A San Martino una panchina rossa per dire basta alla [...]

Omicidio Neumair, Benno ha confessato di aver ucciso i [...]

Decine di sacchi di spazzatura sotto il ponte de Le [...]

Bottiglie di birra, mozziconi di sigaretta e tanto altro. [...]

Terrore a Trento, tenta di violentare una donna e la [...]

Coronavirus in Alto Adige, 88 nuovi positivi e 4 morti. [...]

Coronavirus, organizzano una festa per guardare l'ultima [...]

Coronavirus, è allarme varianti. Si lavora ad una nuova [...]

Paura per due ragazzi, sbagliano sentiero e rimangono [...]
Crisi umanitaria in Bosnia, Arci del Trentino organizza una raccolta di beni di prima necessità
Tremila migranti dispersi sul territorio bosniaco, condizioni sanitarie deplorevoli e nessuna risposta da parte delle autorità locali. Questa la situazione in Bosnia dopo l'incendio che ha distrutto il campo profughi di Lipa il 24 dicembre. Parte la raccolta di beni di prima necessità da parte di Arci del Trentino per sostenere i migranti (AGGIORNAMENTO).

TRENTO. Continua a precipitare la situazione in Bosnia. Il 24 dicembre 2020 il campo profughi di Lipa, a 20 chilometri da Bihać ha preso fuoco, obbligando migliaia di persone a disperdersi sul territorio in cerca di un riparo (Qui articolo).
Si tratta di circa tremila migranti provenienti da Afghanistan, Pakistan e Bangladesh e diretti verso i Paesi dell’Unione Europea, che da più di un mese lottano per la propria sopravvivenza nell’inverno bosniaco. Le tende montate finora non bastano ad accogliere tutti e quindi la maggior parte delle persone si trova al freddo e senza alloggio.
Con l’arrivo della neve la situazione è peggiorata ulteriormente: la temperatura di notte scende fino a -20°C, costringendo i migranti a ripararsi in qualsiasi tipo di rifugio improvvisato. Come se non bastasse le condizioni igieniche dei campi sono deplorevoli e non rispettano gli standard umanitari minimi, causando il diffondersi di malattie tra i rifugiati.
Ancora non sono arrivate risposte dalle autorità, che apparentemente non sanno come fare a gestire l’emergenza.
Arci del Trentino ha deciso di dare una mano (QUI AGGIORNAMENTO), organizzando una raccolta di beni di prima necessità da spedire in Bosnia per affrontare questa vera e propria crisi umanitaria a un passo dai confini europei.
Sarà possibile donare fino al 26 gennaio presso la sede di Arci del Trentino Aps in viale degli Olmi 24 a Trento. Si cercano:
MEDICINALI: in confezioni integre e non scaduti, kit di pronto soccorso, antidolorifici, garze, mascherine, disinfettanti e crema antiscabbia.
CIBO: Farina, olio, riso, legumi, succhi di frutta, latte a lunga conservazione, zucchero, cibi in scatola.
Il punto di raccolta sarà aperto nei seguenti orari:
- dal lunedì al mercoledì: 9-12 / 14-17
- giovedì e venerdì: 9-12 / 14-19
- sabato e domenica: 14-19