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Scritte e graffiti, gli anarchici colpiscono ancora sulle scalinate della Manifattura: ''Mette veramente tristezza. Ogni novità rovinata dall'inciviltà''
Le scritte hanno già attirato le critiche dei cittadini, sia sui social che nella vita reale. Su Facebook in particolare un post in cui si denuncia il gesto ha già ottenuto oltre cento commenti, quasi tutti di roveretani indignati di fronte all'ennesimo episodio di questo tipo che interessa l’area

ROVERETO. Simboli anarchici e graffiti sulle scalinate della Manifattura: i vandali tornano a colpire lungo la ciclabile di Borgo Sacco. Sono frasi pesanti quelle apparse a distanza di alcuni giorni sulla struttura progettata dal giapponese Kengo Kuma, già in passato vittima dell'inciviltà di qualche teppista.
Un vergognoso “Più sbirri morti” si legge su un muro di fianco alla scalinata e poi ancora “terrorista è lo stato”, il tutto corredato dalla famosa "A cerchiata". Che gli autori del gesto siano anarchici o semplici vandali poco cambia: a farne le spese è ancora una volta la comunità.

Le scritte, tutte realizzate in rosso acceso, hanno già attirato le critiche dei cittadini, sia sui social che nella vita reale. Su Facebook in particolare un post in cui si denuncia il gesto ha già ottenuto oltre cento commenti, quasi tutti di roveretani indignati di fronte all'ennesimo episodio di questo tipo che interessa l’area. Verso la fine dell’anno scorso infatti qualche criminale aveva distrutto a calci le assi della staccionata – proprio di fronte alla scalinata di accesso al tetto della Manifattura – lungo la ciclabile.

Pochi mesi prima un altro gruppo di incivili aveva addirittura forzato una delle porte d'ingresso nei locali al piano terra della struttura. Una volta all'interno, con l'uso di un estintore, i responsabili avevano sfasciato diversi bagni e distrutto parte dell'impianto elettrico. Tra le soluzioni proposte sia da alcuni cittadini che da parte della politica roveretana, oggi come negli scorsi mesi, quella di installare nuove telecamere di sicurezza, per scoraggiare il ripetersi di azioni di questo tipo.
"Mette veramente tristezza – racconta un abitante della zona, fermo a osservare i graffiti apparsi sul cemento insieme ad un piccolo gruppo di altre persone lungo la ciclabile – sembra che ogni novità in città debba essere rovinata a causa dell'inciviltà di qualcuno".