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Attira l'amico in una zona appartata del parco e qui altri due ragazzi li aspettano per rapinarli con una pistola (giocattolo): denunciati tre minorenni

La rapina è avvenuta il 4 novembre e dalle prime informazioni sembrava che le vittime fossero due e due i rapinatori. Ora, dopo le indagini degli inquirenti, si scopre che una delle presunte vittime era, in realtà, d'accordo con gli altri due balordi. Ecco cosa è accaduto in piazza Venezia

Pubblicato il - 08 November 2022 - 10:21

TRENTO. I tre ragazzi avevano organizzato il ''colpo'' ai danni di un loro coetaneo nel dettaglio. Un piano da film, anzi da serie tv di quelle di terza categoria il cui finale è sempre scontato e mai positivo per i balordi che si improvvisano criminali. E infatti si è conclusa con la denuncia di tre minorenni incensurati l’attività investigativa svolta dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Trento sviluppata immediatamente a seguito di una rapina a mano armata verificatasi nella serata del 4 novembre.

 

I fatti ve li avevamo raccontati poco dopo l'evento: un'aggressione a due ragazzi avvenuta in piazza Venezia a Trento ad opera di due persone con volto travisato e una pistola puntata alla testa di una delle vittime. Il tutto per rubare pochi spicci, delle cuffie e delle scarpe nuove appena comprate.

 

Un colpo ''efferato'' nelle modalità che oggi si scopre era stato organizzato nel dettaglio e con la complicità anche di una delle due presunte vittime. Secondo le indagini dei carabinieri, infatti, sarebbero tre i ragazzi coinvolti nella rapina: i due che l'hanno eseguita materialmente e la presunta vittima che accompagnava il vero derubato.

 

I tre avevano organizzato il “colpo” nei dettagli: mentre infatti uno di loro, conoscente della vittima, ha avuto il compito di attirarla in una zona più “appartata” del parco, nei pressi delle scalette che conducono alla sovrastante via Venezia, gli altri due, completamente travisati, si sono avvicinati e, dopo averlo minacciato con una pistola – solo successivamente a perquisizione domiciliare risultata essere un giocattolo – gli hanno asportato delle cuffie ed un paio di calzature di marca.

L’attività di indagine svolta sin dai primi momenti da parte dei carabinieri - anche grazie al ricorso alle immagini provenienti dagli impianti di videosorveglianza presenti sulla piazza – ha permesso di individuare i tre soggetti, i quali sono stati oggetto di perquisizione domiciliare durante la quel sono state rinvenute le cuffie, gli abiti usati per compiere il reato e la pistola giocattolo con il tappo rosso colorato di nero: le calzature, invece, erano già state rivendute.

 

Le indagini proseguiranno per accertare eventuali ulteriori responsabilità.

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