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Morte di Davide Rebellin, rintracciato in Germania il camionista: era sceso dal mezzo e capito quel che aveva fatto si era dato alla fuga
Si tratta di un uomo che nel 2014 si era visto ritirare la patente per guida in stato di ebrezza e nel 2001 era fuggito dopo aver causato un incidente senza prestare soccorso (pena estinta per il decorso del tempo)

VICENZA. E' stato denunciato a piede libero ma non posto in stato di fermo perché il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale, ipotizzato invece dalla procura di Vicenza. È stato individuato il camionista che il 30 novembre ha investito e ucciso l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin.
Si tratta di un cittadino tedesco, individuato grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia tedesca. Come noto, infatti, dopo il terribile schianto il camionista aveva tentato di far perdere le sue tracce. Addirittura dalle prime ricostruzioni dopo l'investimento avvenuto sulla rotatoria della regionale 11, vicino al casello della A4 nei pressi di Montebello, l'uomo avrebbe viaggiato per qualche altro metro per accostare in una piazzola, scendere dalla cabina di guida, guardare cosa aveva combinato per poi scappare e risalire velocemente sul mezzo e darsi alla fuga.
E' stato rintracciato a Recke in Westfalia anche perché tra riprese delle telecamere di sicurezza della zona e pare anche le foto di alcuni testimoni il cerchio si è stretto rapidamente su di lui. All’uomo, nel 2014, era stata ritirata la patente dalla polizia stradale di Chieti per guida in stato di ebrezza. L'uomo, tra l’altro, aveva già patteggiato a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte. La pena è stata successivamente dichiarata estinta per decorso del tempo.