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Pillola del giorno dopo per le donne ucraine, anche ad Arco parte la raccolta: "Necessario intervenire visto l'aumento di stupri"
L'associazione Clown Family, nella sua raccolta che durerà tutto il mese di maggio, ha deciso di intervenire per raccogliere e spedire pillole del giorno dopo. La presidente Bonazza: "Abbiamo chiesto se fossero disponibili a riceverle a distribuirle sul campo. Sembra esserci molta richiesta"

ARCO. "Abbiamo iniziato a raccogliere anche pillole del giorno dopo, visti i recenti tragici avvenimenti di stupri sulle donne in Ucraina e le grandi richieste del pubblico". Così la presidente di Clown Family Francesca Bonazza annuncia la raccolta iniziata oggi, 2 maggio, ad Arco: non solo alimentari e prodotti per igiene e pulizia, ma tra i medicinali anche la pillola del giorno dopo.
La raccolta durerà per tutto il mese di maggio: "Il tir raggiungerà padre Daniel che gestisce in Ucraina un campo profughi di 1.600 persone e a molte altre famiglie, che vivono in abitazioni private e che hanno bisogno urgente di cibo e prodotti per l'igiene".
Tanti i cittadini e le cittadine che hanno chiesto di poter donare anche la pillola utilizzata come anticoncezionale d'emergenza. "Ci siamo attivati subito e abbiamo chiesto se fossero disponibili a riceverle a distribuirle sul campo. Sembra esserci molta richiesta".
Clown Family è una delle poche associazioni presenti sul territorio che ha incluso l'anticoncezionale nella sua raccolta, ma sono tante le realtà che si stanno attivando per procurarne diverse scatole da inviare in Ucraina. Il costo è in media intorno ai 20 euro.
Il tir che partirà a fine mese raggiungerà l'Ucraina, passando prima per il campo profughi subito dopo il confine con la Romania, per poi raggiungere anche le zone interne del Paese, sempre nella zona di Leopoli.
Non è un caso che proprio in questo periodo stiano aumentando gli aiuti per la contraccezione nel luogo del conflitto. Negli ultimi mesi, tra i diversi crimini di guerra, è infatti emerso anche quello degli stupri, in particolare da parte dell'esercito russo (Qui l'articolo).
Soltanto pochi giorni fa, riporta il quotidiano britannico The Guardian, la Ippf (International Planned Parenthood Federation) ha spedito circa 2.880 pacchetti del farmaco proprio per intervenire il più velocemente possibile sulla contraccezione d'emergenza negli ospedali ucraini, vista la crescita delle continue segnalazioni di stupri.