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Sottraeva denaro ai suoi assistiti: in carcere un'amministratrice di sostegno. Era finita nei guai anche a Trento per appropriazione indebita
La donna, una 59enne titolare di uno Studio di mediazione familiare con sede a Vicenza, si era appropriata di ingenti somme di denaro sottratte ai suoi assistiti in diverse città del nord Italia: nel 2014 aveva subito una condanna per appropriazione indebita commessa a Trento

VICENZA. Sottraeva ingenti somme di denaro ai suoi assistiti, arrivando addirittura a dare in affitto l'abitazione di un'anziana mentre questa era ricoverata in Rsa, intascandone personalmente i proventi: torna in carcere un'amministratrice di sostegno. Nel 2014 era finita nei guai per appropriazione indebita commessa a Trento.
La donna infatti, titolare di uno Studio di mediazione familiare con sede a Vicenza ed amministratrice di sostegno in numerosi tribunali italiani, è stata arrestata negli scorsi giorni nel capoluogo berico, dove era sottoposta alla misura dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Dovrà scontare una condanna di 7 anni, 3 mesi e 18 giorni di reclusione.
Nel 2017, dicono le forze dell'ordine, la 59enne era stata condannata a Trieste per il reato di peculato ai danni di due amministrati: tra il 2013 ed il 2016 infatti, si sarebbe appropriata indebitamente di circa 90mila euro, lasciando in gravi difficoltà economiche i due anziani di cui era amministratrice di sostegno. Diverse le precedenti condanne subite dalla donna nel nord Italia, tra le quali come detto una per appropriazione indebita commessa nel 2014 a Trento e poi per falso ideologico in atto pubblico commesso nel 2017 a Venezia, oltre che per evasione dagli arresti domiciliari.
Come amministratrice di un'anziana, nel 2015 la 59enne si sarebbe poi impossessata di 2mila euro e nel 2019 avrebbe addirittura dato in affitto l'abitazione della sua amministrata mentre questa era ricoverata in una Rsa di Rovigo, intascando personalmente i proventi.