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Trovato da dei famigliari il corpo senza vita di Nicola Spagnolo tra rocce e ghiaioni a quota 2.500 metri
Il 26enne era disperso da sabato scorso quando al bivacco ''Paolo e Nicola'' nel Lagorai era stato trovato il suo zaino con un biglietto con scritto che si era diretto verso cima Cece

LAGORAI. E' stato trovato il corpo di Nicola Spagnolo, il giovane disperso da una settimana sul Lagorai. È stato ritrovato poco prima delle 13 di oggi da un gruppo di familiari, salito in quota questa mattina, lungo un ripido pendio di rocce e i ghiaioni tra cima Cece e forcella Cece, tra la parete nord e il sentiero 349 che corre a valle, a una quota di circa 2.500 metri sul mare.
La dinamica dell'incidente è in fase di accertamento. Secondo una prima ricostruzione, è possibile che l'escursionista, una volta raggiunta cima Cece dal bivacco Paolo e Nicola, abbia proseguito lungo la cresta est verso forcella Cece, un percorso alpinistico impegnativo, e che sia precipitato a valle per un centinaio di metri.
Sul posto sono stati elitrasportati il Tecnico di Elisoccorso, gli operatori della Stazione di Moena del Soccorso Alpino e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell'elicottero, trasferita a Predazzo e affidata al carro funebre.
Spagnolo era scomparso da sabato. Aveva deciso di completare le sue ferie (sarebbe dovuto rientrare al lavoro il 25 ottobre) nel Lagorai tra escursioni e gite in montagna. Sabato sera era stato ritrovato il suo zainetto al bivacco “Paolo e Nicola” nei pressi della forcella di Valmaggiore sul Lagorai da altri escursionisti. Lì a fianco, un biglietto, nel quale il ventiseienne di Scorzè ma stabilitosi nel Bellunese per lavoro, era un fisioterapista, spiegava di essere partito alla volta di cima Cece con l’intenzione di tornare al bivacco per la notte. La sua auto era stata invece ritrovata al rifugio Refavaie.
Le ricerche dell'escursionista veneto sono, quindi, durate una settimana con in campo gli elicotteri di Trentino Emergenza e della Guardia di Finanza, le squadre di terra delle Stazioni di Moena, Caoria, Primiero, San Martino di Castrozza e Val di Fiemme del Soccorso Alpino, insieme agli operatori della Guardia di Finanza, che hanno perlustrato a piedi l'area tra la cima di Valmaggiore e la cima Valonat, che comprende anche la zona del bivacco Paolo e Nicola e di cima Cece. Presenti anche i Vigili del fuoco per ispezionare le strade forestali più a valle.
Ieri, poi le unità cinofile (che non avevano individuato piste) e quattro piloti (due altoatesini e due veneti) con i droni per realizzare video e foto anche di aree più impervie, da vagliare con attenzione per scorgere tracce o indizi che permettessero di ritrovare almeno il corpo del giovane disperso.