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“Una ventina di zecche addosso dopo l'escursione sul Grappa”: con il caldo cresce l'allarme per i fastidiosi (e potenzialmente pericolosi) artropodi

L'allarme arriva sui gruppi social della zona, dove pochi giorni fa un escursionista è tornato a casa trovandosi un ventina di artropodi addosso. Viste le alte temperature invernali però, a quanto pare la situazione si preannuncia complicata un po' ovunque

Foto d'archivio
Di F.S. - 02 giugno 2023 - 20:02

TREVISO. Una ventina di zecche addosso dopo un'escursione sul Monte Grappa, terminata con una visita di controllo al pronto soccorso per scongiurare potenziali pericoli portati dal morso del fastidioso artropode: è questo l'allarme lanciato sui gruppi social della zona dove, a quanto pare, in questo primo scorcio di bella stagione la presenza di zecche è allarmante.

 

La disavventura vissuta dall'escursionista sul Grappa sarebbe avvenuta lungo i sentieri 153 e 155 (con una quota iniziale e finale rispettivamente di 603 e 1.443 metri e di 658 e 1406 metri): non è chiaro quanti siano stati i morsi ricevuti e quante zecche siano state invece rinvenute su scarpe e vestiti, ma quel che è certo, come detto, è che al ritorno non è mancata una visita di controllo al pronto soccorso.

 

Diversi gli appassionati di montagna che hanno risposto alla segnalazione confermando come, quest'anno in particolare, in zona gli artropodi siano purtroppo molto presenti. Tra i commenti però la stessa situazione viene riportato anche in altre Regioni d'Italia mentre, anche in Trentino, pare che l'annata si preannunci complicata per quanto riguarda la presenza delle zecche nei boschi in particolare di media montagna.

 

A causa infatti delle alte temperature registrate nei mesi invernali (secondo gli esperti di Meteotrentino quello 2022-2023 è stato un inverno molto più caldo della media ed una situazione analoga hanno vissuto anche i territori vicini), le prime segnalazioni per quanto riguarda la presenza di zecche erano arrivate ancora agli inizi di marzo (Qui Articolo), quando una giovane escursionista s'era ritrovata una trentina di artropodi addosso dopo un'uscita nei boschi sopra Sospirolo.

 

In quel caso l'escursionista, Alessia Paganin, aveva raccontato a il Dolomiti che “per l'ansia di trovarcene altre addosso” il gruppo aveva deciso di rientrare senza fermarsi nemmeno a mangiare. Al di là infatti del fastidio, il morso delle zecche presenta diversi rischi a livello sanitario che è bene non sottovalutare.

 

In particolare, va ricordato che gli artropodi possono trasmettere, in caso di morso, la Tbe (o encefalite virale da zecca) o la malattia di Lyme, entrambe patologie molto pericolose per gli esseri umani. Per la prima, in particolare, esiste anche un vaccino, offerto gratuitamente dall'Apss ai residenti in Trentino.

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