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Colpo alla gioielleria Mosele, quattro persone chiuse all'interno. Caccia all'uomo, forse armato
I testimoni hanno spiegato alla polizia che l'autore si sarebbe diretto verso il vicino parco Duca D'Aosta, anche se le ricerche si sono diramate anche verso Muse e Maso Ginocchio. L'uomo al momento della rapina era armato

TRENTO. Una rapina a mano armata avvenuta questa mattina verso le 10 alla gioielleria Mosele di via Matteotti ha scatenato la caccia all'uomo. Polizia locale, Carabinieri e Questura tutti concentrati sulle vie limitrofe per acciuffare il colpevole che dopo il colpo si è dato alla fuga.
Prima di fuggire, l'uomo ha chiuso all'interno della gioielleria le persone presenti in quel momento, quattro adulti e un bambino che sono stati liberate successivamente, dopo che la polizia locale ha trovato in via Bezzi uno zaino abbandonato contenente le chiavi del negozio.
I testimoni, subito sentiti, hanno spiegato alla polizia che il rapinatore si sarebbe diretto verso il vicino parco Duca D'Aosta, anche se le ricerche si sono diramate anche verso Muse e Maso Ginocchio. L'uomo al momento della rapina era armato con una pistola (da capire se vera o una scacciacani) e ha "ripulito" la cassaforte del negozio.
Durante la ricerca, vigili urbani e polizia si sono mossi sulle vie adiacenti con le pistole sguainate, anche perché le segnalazioni non escludevano che l'uomo, al momento della rapina, fosse armato. Sul posto, ad assistere le persone sequestrate all'interno, sono intervenute alcune pattuglie della Polizia di Stato mentre le altre Forze di polizia si sono concentrate nelle ricerche.

Dopo l'apertura, la gioielleria è stata perlustrata dal personale della polizia scientifica che sta ancora cercando di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
