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Si chiamava Free, ancora una cagnolina uccisa da bocconi avvelenati
Il fatto è avvenuto a Moietto poco sopra Rovereto. Si tratta del quinto cane vittima di queste esche in poco più di tre settimane

ROVERETO. Un altro cagnolino stroncato da bocconi avvelenati. Ancora una volta nel comune di Rovereto. Due settimane fa avevamo riportato il caso di un maschio di due anni e una femmina di 12 che erano morti per avvelenamento nella zona di Borgo Sacco. In quel caso i due animali erano stati portati dal padrone a passeggiare tra il fiume Adige e l'autostrada, a Brancolino e una volta tornati a casa, tenuti in terrazza, erano stati trovati sdraiati a terra ormai agonizzanti. Per il veterinario la responsabilità andava ascritta a dei bocconi avvelenati forse lanciati direttamente nella terrazza.
Questa volta la segnalazione arriva tramite Shelly App, l’App mobile creata da due trentini (che si sta diffondendo in varie parti d'Italia) che grazie alle segnalazioni geolocalizzate degli utenti, fatte in tempo reale, permette di condividere informazioni di sicurezza (furti, atti di microcriminalità) e di utilità (salvaguardia degli animali dai bocconi avvelenati). Questa volta, sulla community dedicata agli animali in località Moietto, poco sopra Rovereto, è apparso il bollino che segnala la presenza di bocconi avvelenati. E purtroppo, in questo, caso il bollino non segnala solo la presenza di queste esche. Segnala che ha perso la vita una povera cagnolina di nome Free: "Ha perso la vita poco dopo aver ingerito qualcosa mentre era in passeggiata".
Si tratta almeno del quinto cane ucciso da bocconi avvelenati in poco più di tre settimane. Un numero enorme e allarmante che non può non indurre a una riflessione. Magari cominciando ad inasprire le sanzioni proprio per i criminali che piazzano queste esche, cercando di avere, così, anche un effetto deterrente e per rendere più concrete e reali le indagini di chi deve risalire agli autori.