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Dal Trentino a Cannes, l'attrice Maria Vittoria Barrella: ''Lavorare in ambito artistico in Italia è difficile, ma mi sono ritagliata spazio''
Nel giugno 2017 Maria Vittoria Barrella ha deciso di partecipare al bando “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” e raccontare la sua storia di successo. Barrella: "Un anno importante per me e per la mia compagnia"
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TRENTO. Un anno di rivoluzioni e nuove opportunità. Nel giugno 2017 Maria Vittoria Barrella ha deciso di partecipare al bando “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” e raccontare la sua storia di successo.
Non è rientrata tra i vincitori, ma si può ben dire che dopo un anno la sua vita sia nettamente migliorata, con lo sviluppo della sua carriera di attrice e della compagnia “La burrasca” da lei stessa fondata al termine di un lungo peregrinare.
“In un anno sono successe un sacco di cose – spiega Maria Vittoria – sono cresciuta a livello personale e ci siamo affermati come compagnia, anche se ci sono stati momenti duri in cui mi sono chiesta cosa succederà, se sto facendo le cose giuste, se devo andare avanti. Penso però faccia parte del gioco, siano domande che si pone qualsiasi giovane che affronta il mondo del lavoro in generale. Sono cresciuta sia come attrice sia nel rapporto con la compagnia che ha avuto molte soddisfazioni: rispetto a giugno 2017 abbiamo aumentato molto il feeling tra noi componenti e veder consolidarsi un gruppo con il quale andare avanti, legarsi a tematiche sociali anche delicate e credere in quello che si fa verso l'obiettivo di mettere in scena uno spettacolo è stato molto motivante ed entusiasmante”.
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Per lei sono arrivati tre nuovi ruoli in altrettanti film e la compagnia proporrà un festival a breve: “A livello personale come attrice – prosegue Maria Vittoria - nell'estate scorsa ho recitato in una clip che è andata a Cannes, intitolata “Cenere”, per la sezione short corner movie. Quindi ho girato un nuovo film in uscita a ottobre con Mario Zucca intitolata 'La luce della Luna', e pure un altro che sarà proiettato nelle sale cinematografiche tedesche. Per quanto concerne la compagnia 'La burrasca', come promesso lo scorso anno abbiamo portato in scena due spettacoli sulla prostituzione, tema sul quale abbiamo costruito un festival dedicato che si svolgerà tra poco alla Bookique, e pure uno spettacolo all'Orrido di Ponte Alto che è andato talmente bene che hanno proposto un bis. Portiamo questi spettacoli in luoghi non convenzionali perché perché secondo noi il teatro deve andare alla gente se vuole che in seguito la gente vada a teatro”.
E adesso si prosegue, verso nuovi orizzonti: “Di base siamo felici, i soldi scarseggiano ma siamo felici uguale, poi arriveranno, ma questa è la vita dell'artista. Lavorare in ambito artistico in Italia, settore che ha pochissimi finanziamenti, non è facile, però diciamo che si riesce a viverci e a volte andare in vacanza. Non so cosa farò nel breve periodo, ma questo mondo funziona così: oggi lavori e domani non si sa. Per fortuna ho altri progetti, ho una compagnia che mi affianca con cui andiamo avanti e mi concentro su questi progetti. Se mi è stato utile Strike? Assolutamente sì sia come risonanza, sia come stimoli in generale. Mi ha permesso di incontrare la regista Cecilia Bozza Wolf con la quale stiamo pensando a una collaborazione, mi ha dato la possibilità di ottenere nuovi contatti e approcciarmi in maniera nuova alle iniziative e al lavoro. Pure Strike Off ci ha dato una spinta notevole. Pur non avendo ottenuto contatti o concreti finanziamenti ci ha fornito dinamiche nuove e interessanti così come il lavoro fatto con i ragazzi della Scuola Holden è stato molto interessante...e poi vedere il proprio nome e la propria foto pubblicati su un libro è molto bello, molto motivante. Consiglio vivamente a chiunque abbia una storia di successo di partecipare, e nel caso, di lavorare bene sul filmato di presentazione: è fondamentale, più viene curato meglio è”.
