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"Tutto quello che volete" per divertirvi
Domani, venerd' 13, ultimo appuntamento dell'anno con la Bella Stagione del Teatro Portland. In scena gli Eccentrici Dadarò con la commedia francese degli autori del celeberrimo "Cena tra amici". Questa volta protagonisti gli scrittori e l'ossessione per la ricerca della vena creativa

TRENTO. Domani, venerdì 13 dicembre alle ore 21.00 andrà in scena al Portland l’ultimo appuntamento del 2019 con La Bella Stagione. Uno spettacolo che vuol essere un regalo di Natale per gli affezionati spettatori del piccolo teatro di Piedicastello. “Tutto quello che volete” è un testo della coppia d’oro di autori francesi Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patelliére che, dopo il clamoroso successo de “Le prenom”, tradotto in opera cinematografica e arrivato in Italia con il titolo di “Cena tra amici”, sono tornati a ricevere con questo nuovo lavoro un coro unanime di critiche eccellenti.
A portarlo in scena in Italia la compagnia milanese Eccentrici Dadarò – Progetto La Gare. In scena Rossella Rapisarda e Antonio Rosti diretti da Fabrizio Visconti che hanno scelto di confrontarsi con una commedia raffinatissima ed intelligente sul tema della felicità e sulla definizione del rapporto tra la propria identità e la propria quotidianità. Un racconto che avrà tratti di divertimento, riflessione e vita.
Note di regia: “Lucie è una drammaturga di grande successo. Incapace di fantasia, scrive solo della sua vita, trascrivendo da sempre dialoghi, incontri, eventi che l’hanno vista protagonista, cercando, attraverso la finzione narrativa, di mettere la giusta distanza emotiva tra lei e il mondo in cui si trova. Eppure, incapace di vita, vive pienamente solo di quello che scrive. Sposata a un attore di successo parecchio più anziano di lei, da quando la sua vita si è fatta tranquilla e agiata ha smarrito completamente la sua vena creativa.
L’arrivo di Thomas, il nuovo vicino di casa, un non artista, sarà l’evento che sconvolgerà gli equilibri il cui prezzo Lucie sembra non essere più capace di pagare.
Una commedia raffinatissima e intelligente sul rapporto tra la definizione della propria identità e il rapporto con la vita quotidiana; sugli scrittori, le loro ossessioni per la ricerca dell’ispirazione e il prezzo in termini di connessione con la vita “reale”; oppure semplicemente un esempio di quanto per le nostre scelte siamo disposti a toglierci in termini di vita vissuta. Eppure una commedia, perché come i francesi ben sanno, dei nostri ondeggiamenti c’è da ridere parecchio.