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Dalle fake news sul terremoto di Lisbona del 1703 (smentite da Kant) al doppio libro (per bambini e genitori) di Alessandra Spada
Alessandro Amato dell'Igv, Dacia Maraini, l'Austria Felix di Massimiliano Unterrichter. La terza giornata del Trentino Book Festival è stata ricca di appuntamenti. Domani, invece, non ci sarà Moni Ovadia per ragioni di salute. I biglietti verranno rimborsati secondo le indicazioni che saranno date agli acquirenti da www.primiallaprima.it

CALDONAZZO. Dacia Maraini ha incantato oltre 300 persone a Corte Trapp su "L'amore rubato. Le molte facce della violenza sulle donne". Ma nella terza giornata del TrentinoBookFestival ci sono stati i temi più vari, partendo dalla divulgazione della scienza. Alessandro Amato, geologo dell'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si è districato fra scienza e pseudoscienza con il suo "Sotto i nostri piedi". Partendo dal terremoto di Lisbona del 1765, quando fu un certo Emmanuel Kant a dover cercare di stoppare un'onda di "fake news" e di spiegazioni pseudoscientifiche.
I terremoti hanno solleticato la fantasia più spinta di tutte le popolazioni mondiali e Amato, finalista con il suo libro al Premio Galileo, ha raccolto un campionario di pseudoscienza. Si parte da Sant'Emidio, venerato ad Ascoli perché si pensava avesse evitato un terremoto violentissimo nel 1703. Quindi si passa anche dal "castigo divino", motivazione utilizzata anche nell'anno domini 2016 attraverso l'etere all'interno di una trasmissione su Radio Maria. Quindi in altre culture si parla anche del pesce gatto che crea i terremoti, come in Giappone.
Legata alla pseudoscienza delle motivazioni c'è anche quella delle previsioni. Dalle scoperte dovute al "genio italico" nel 1924 al recente programma cinese di previsione. A mezzogiorno tocca a Luca Bernardi, giovane autore bolzanino che lavora come traduttore ed autore a Milano. Eloquio sciolto e grande sincerità per Bernardi che presentando la sua "smitragliata di parole" (Medusa) parla anche di una situazione esistenziale dei giovani. "Una 'vacanza imposta', come dimensione esistenziale, un canale di scolo del post-capitalismo". Un romanzo, Medusa, che chiede impegno da parte del lettore, "non è un libro che attraversa come acqua fresca".
Fa riflettere anche Austria Felix di Massimiliano Unterrichter, presentato alla Pineta. Con un ospite d'eccezione come Luis Durnwalder, che ha tenuto un interessante discorso, disponibile sulla pagina Facebook del TrentinoBookFestival, sulla vita in tempo di guerra e quanto vissuto in tempo di pace. "Ognuno faccia il proprio – il messaggio di Unterrichter – in un mondo veloce che non pensa".
La mattinata della terza giornata del Trentino Book Festival 2017 è stata introdotta nella sala Marchesoni della biblioteca di Caldonazzo da un laboratorio ludico-didattico rivolto al pubblico più giovane della manifestazione. Durante il laboratorio è stato spiegato e mostrato il libro "faccio quello che posso: racconto la mia storia", dell'autrice e mamma Alessandra Spada. L'opera della scrittrice è divisa in due libri: uno rivolto ai genitori ed uno per i giovani figli. Il primo è una guida per aiutare le mamme e i papà nella difficile impresa di crescere i figli e infatti per ogni parola chiave della prima fase di crescita e sviluppo del rapporto madre-figlio troviamo un capitolo rivolto a dare consigli per superare i problemi al meglio. Un esempio, che è stato mostrato durante l'attività di questo sabato mattina, è il capitolo rivolto all'ordine, nel quale i genitori trovano consigli su come affrontare questo grande e ricorrente problema nella vita in famiglia, per evitare di diventare il tipo di persona che, per avere la casa perfetta, deve rinunciare alle attività fuori casa.
Il secondo testo è invece interattivo ed il suo maggiore scopo è di segnare e ricordare le emozioni e i ricordi della vita dei bambini, che spesso vengono dimenticati o riposti in un cassetto. Obbiettivo del libro è anche di passare del tempo in famiglia, in un periodo nel quale troppo spesso i rapporti sono sostituiti dall'utilizzo di un computer o un cellulare. Durante il laboratorio i bambini scoprono come realizzare e personalizzare il loro libro, per raccontare la loro storia. Aiutati da amici, fratelli e genitori partono in un viaggio alla scoperta dell'importanza della famiglia nel loro sviluppo.
Nella prima parte del libro diventano intervistatori alla ricerca dei ricordi delle loro "prime volte": la loro prima festa di compleanno, il loro primo regalo, le loro prime parole. Nel libro troviamo due metafore di ciò di cui un bambino ha bisogno per il suo sviluppo: delle radici ed un paio d'ali. Le radici sono chiaramente metafora della famiglia, dalla quale il bambino prende, come un albero, sostegno ed energie. Le ali sono metafora del "volare via" e lasciare il nido materno. Queste ali vengono costruite, sia nel libro che nella realtà, con l'aiuto della famiglia e degli insegnanti e sono essenziali nella vita del bambino per crescere e diventare indipendente.