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Le Alpi “invase” da 150 “steli pubblicitarie” per l’anniversario di una banca svizzera, la denuncia di Mountain Wilderness: “Degradano la natura”

Per celebrare il suo 150esimo anniversario una banca svizzera ha posizionato su 150 vette dell’arco alpino delle “steli pubblicitarie”. La petizione di Mountain Wilderness per farle rimuovere: “Gli interventi permanenti sono inaccettabili, degradano la natura e preziosi habitat naturali”

Di Tiziano Grottolo - 16 settembre 2021 - 10:52

COIRA (SVIZZERA). Celebrare la natura, l’acqua e la sostenibilità. È questo, almeno stando all’annuncio, l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dalla Banca Cantonale Grigione (Bcg) che per celebrare i suoi centocinquant’anni ha posizionato 150 steli su altrettante vette alpine della zona. Alte circa 60 centimetri, realizzate in metallo, oltre a indicare il nome e la quota della montagna queste strutture hanno stampato un codice Qr che rimanda a un e-book delle vette grigionesi. “Con questo progetto – prosegue il comunicato – la Banca intende motivare le persone a vivere appieno le montagne di casa”.

 

Benché nello stesso comunicato della Bcg si sottolinei come l’iniziativa abbia già riscosso “ampio consenso”, il progetto sta sollevando molte critiche. In particolare l’idea non è piaciuta a molte associazioni ambientaliste, fra cui Mountain Wilderness Svizzera che, appoggiata anche dalla sezione italiana, ha lanciato una addirittura una petizione per far rimuovere le steli.

 

“La pubblicità in montagna è allarmante – spiegano gli ambientalisti – gli interventi permanenti sulle vette sono semplicemente inaccettabili. Degradano la natura selvaggia alpina e quindi preziosi habitat naturali o spazi dove vivere esperienze uniche”. D’altra parte le montagne interessate includono delle vere e proprie icone come il Piz Badile e il Piz Bernina, nonché numerose vette meno conosciute ma altrettanto caratteristiche dell’arco alpino.

 

 

Secondo l’analisi di Mountain Wilderness 100 di queste steli si trovano su cime remote che sono praticamente prive di influenza umana. Su alcune di queste non ci sarebbe nemmeno un sentiero che porta in vetta. Crediamo che le vette incontaminate non siano spazi pubblicitari. Questi ultimi spazi in Svizzera devono essere preservati per vivere autentiche esperienze nella natura ancora incontaminata, sia per questa che per le generazioni future”.

 

Ora che il 2021 si avvia alla conclusione (e con esso l’anniversario della banca), l’associazione ambientalista ha chiesto di rimuovere le installazioni. La Bcg però, stando a quanto riferito dagli stessi attivisti, si sarebbe rifiutata. In tutta risposta Mountain Wilderness ha deciso di lanciare una petizione “per delle vette senza pubblicità” chiedendo di smantellare le steli entro la fine del 2021.

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