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Il villaggio olimpico di Cortina sarà provvisorio: ''Le strutture verranno rimosse alla fine dei Giochi, le opere nell'area Campo''
Il sindaco di Cortina d'Ampezzo, Gianluca Lorenzi: "Le strutture saranno provvisorie da montare per i Giochi e da rimuovere subito dopo per far tornare l'area a prato. In generale c'è urgenza di accelerare sugli interventi, i tempi sono sempre più stretti"

CORTINA D'AMPEZZO. "Pensiamo che il villaggio olimpico possa sorgere a Campo". A dirlo Gianluca Lorenzi, sindaco di Cortina d'Ampezzo. "Una struttura temporanea da smantellare finiti i Giochi".
Tramontata definitivamente l'idea di far sorgere gli alloggi sulla pista del vecchio aeroporto, l'ipotesi forte è quella di Campo sulle rive del torrente Boite e tutte le strade puntano in questa direzione.
"La zona di Fiames è certamente scartata perché è centrale nell'opera di ricomposizione ambientale dell'area", spiega Lorenzi. "Ci sono i cantieri per i lavori sulla viabilità e quegli spazi sono strumentali per portare avanti tutto. C'è un ragionamento con la società infrastrutture Milano Cortina, con la Regione Veneto e con il commissario Luigivalerio Sant’Andrea per utilizzare la località Campo".
La pianificazione è in capo a Simico ma l'amministrazione comunale guarda con forte interesse l'area di Campo. "Manca ancora la definizione ufficiale - evidenzia il sindaco - però le probabilità che il villaggio olimpico sorga in quella zona sono molto alte". Lì sono state disputate le gare di fondo per le Olimpiadi di Cortina del 1956. Le strutture erano provvisorie e furono rimosse alla fine dei Giochi. Si potrebbe seguire grossomodo questo copione anche nel 2026.
"Le strutture saranno provvisorie - aggiunge Lorenzi - prefabbricati e container navali da montare per i Giochi e da rimuovere subito dopo per far tornare l'area a prato. L'intenzione è quella di cercare di affidarsi a un'azienda in grado di fornire un servizio completo. A ogni modo speriamo di poter avere un progetto definitivo per gennaio. I costi? Sono da valutare perché non sono opere ma incidono sulla spesa corrente".
Una soluzione di questo tipo accorcerebbe i tempi ma comunque c'è da correre e da accelerare. "Questa è la partita gestionale che appare più semplice, però le tempistiche sono sempre più strette per tutto. In generale c'è la necessità di chiudere e avviare i cantieri", conclude Lorenzi.