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Valanghe, pericolo marcato in quota in Trentino: “Attenzione agli accumuli di neve ventata, possono subire il distacco anche con il passaggio di una sola persona”
Dopo le nevicate di ieri su buona parte delle vette del Trentino si sono formati, a tutte le esposizioni, accumuli di neve ventata in parte di grandi dimensioni: il bollettino valanghe odierno registra quindi un grado di pericolo 3 (marcato) oltre il limite del bosco sulle montagne del territorio: “Le escursioni e le discese fuori pista richiedono una prudente scelta dell'itinerario”

TRENTO. “L'attuale situazione valanghiva richiede attenzione e prudenza: attenzione alla neve ventata recente”. È questo in sintesi l'appello lanciato dagli esperti nel bollettino valanghe odierno, dove il grado di pericolo è stimato al livello 3 (marcato) su buona parte delle vette del Trentino al di sopra del limite del bosco. “Con neve fresca e vento in parte forte proveniente dai quadranti orientali – si legge infatti nel bollettino – a tutte le esposizioni si sono formati accumuli di neve ventata in parte di grandi dimensioni”.
I nuovi accumuli e quelli meno recenti possono “facilmente subire un distacco già in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali, soprattutto in prossimità e al di sopra del limite del bosco. Questi punti pericolosi sono in parte innevati e con il cattivo tempo appena individuabili. Le valanghe sono per lo più di dimensioni medie, a livello isolato sono possibili distacchi a distanza e valanghe spontanee”.
Le valanghe però, continuano gli esperti, possono subire un distacco anche negli strati più profondi: “Tali punti pericolosi si trovano sui pendii ripidi e poco frequentati ombreggiati al di sopra dei 2.200 metri circa, come pure sui pendii soleggiati ripidi al di sopra dei 2.500 metri. Sfavorevoli sono principalmente i punti di passaggio da poca a molta neve”. Sulla base della situazione odierna dunque “le escursioni e le discese fuori pista richiedono una prudente scelta dell'itinerario”.
Dopo le precipitazioni di ieri, il manto nevoso rimane in definitiva “piuttosto instabile”, concludono gli esperti: “I rumori di 'whum' e la formazione di fessure quando si calpesta la coltre di neve sono i tipici indizi di una simile situazione”. La tendenza al pericolo valanghe è stabile anche nelle previsioni per domani, mercoledì 25 gennaio.