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''Parola chiave conciliazione: a Bruxelles mi batterò per l'assegno di maternità europeo''. Elezioni, Fratelli d'Italia punta su Gerosa

La candidata annuncia una "doppia rivoluzione copernicana'' per un'Unione che veda ''l'Italia protagonista'' e ''al centro l'uomo''. Appello alle donne: ''Siate protagoniste, nonostante i sensi di colpa al femminile''

Pubblicato il - 20 maggio 2019 - 12:02

TRENTO. Per le Europee del 26 maggio in regione Fratelli d'Italia punta tutto (come del resto a livello nazionale) su un volto femminile, quello di Francesca Gerosa. Una candidata che vive la politica come "un servizio", un'attività per la quale trova l'ispirazione nel sentimento di una "mamma (di due bambini di 8 e 12 anni) che vuole lasciare ai suoi figli un Paese in cui costruire il proprio  futuro e non da cui essere costretti a fuggire". Imprenditrice nel ramo immobiliare ("ma ex partita Iva, di quelle inascoltate", ricorda), dice di voler portare "in Europa una doppia rivoluzione copernicana" perché l'Italia sia "protagonista" nell'Unione. La richiesta di rappresentare la regione nel collegio le è arrivata proprio dal partito romano e dal senatore Andrea de Bertoldi nell'ambito, fanno sapere dalla sede di Passaggio Zippel, della "ricostruzione di FdI" messa in atto dopo il cambio alla presidenza, una svolta che descritta come un "percorso per un nuovo radicamento territoriale".

 

 

Francesca Gerosa, quali sono, in sintesi, i temi principali del suo programma?

Non è facile riassumere un programma complesso e articolato come quello di Fratelli d'Italia, frutto di studio approfondito e non di spot elettorali. Potremmo dire che, in fondo, vogliamo portare in Europa una doppia rivoluzione copernicana: da un lato rimettere al centro della politica europea il nostro interesse nazionale, cosa che peraltro l'asse franco-tedesco fa da sempre, e quindi vogliamo essere i protagonisti di un'Europa in cui l'Italia faccia parte della confederazione ma a testa alta. Dall'altro vogliamo riportare al centro delle politiche europee l'uomo, non come mero consumatore al servizio delle consorterie bancarie, bensì come il centro di interessi a cui la politica deve dare risposte per fare sì che viva bene e non solamente sopravviva.

 

Vogliamo un'Europa che rilanci l'economia reale, tutelando chi lavora e chi crea posti di lavoro, che difenda il "made in Italy" dalla concorrenza sleale, che sappia essere promotrice di una crescita economica ecocompatibile, che sappia tutelare l'ambiente e la salute, che difenda i confini europei perché bisogna riaffermare l'idea
che l'Europa e l'Italia non sono zone franche, che si entra solo legalmente e che si deve rispettare la legge. Vogliamo un'Europa che non metta a repentaglio la sicurezza dei cittadini e che sappia difendere le radici cristiane della nostra società, perché la nostra società è figlia dell'Europa delle cattedrali e questi valori non solo sono la nostra bandiera, ma sono anche raffigurati sulla bandiera dell'Unione europea.

 

Qual è la prima cosa per cui si batterà qualora dovesse essere eletta?
Possiamo architettare e mettere in pratica qualunque strategia politica e riforma dell'Unione europea, ma non avrà alcun senso se fra cinquant'anni, a causa del decremento demografico, non ci saranno italiani o europei a poterne godere. Dobbiamo riuscire a invertire la tendenza e questo si può fare solo dando la possibilità alle giovani coppie di mettere al mondo dei figli: l'Europa ha bisogno di un piano di rilancio e sostegno della famiglia e della maternità. Mi batterò quindi per l'assegno di maternità europeo, un sostegno per i primi anni di vita del bambino, e una regolamentazione che consenta la conciliazione lavoro-genitorialità, perché i nostri giovani non debbano rinunciare a mettere al mondo dei figli per non vedere arenate le proprie possibilità di carriera, ma nemmeno l'inverso. 
 
Parliamo del suo percorso personale e politico, cosa l'ha portata a Fratelli d'Italia? Nonostante la delusione avuta in precedenza, non ha rinunciato alla politica. Cosa significa per lei questo tipo d'impegno? 
Significa per me poter guardare negli occhi i miei bambini con la serenità di una mamma che vuole lasciare ai propri figli un Paese in cui costruire il proprio futuro e non da cui essere costretti a fuggire, in cerca di un avvenire prospero. Possiamo dire quindi che per me la politica è passione, ma anche senso di responsabilità. La cosa importante è imparare dalle delusioni e per me Fratelli d'Italia è semplicemente il mio luogo naturale: non vai in un partito per una ragione in particolare, ma perché senti di appartenere ad una comunità di ideali e valori. Fratelli d'Italia è identità, è conservazione della tradizione nel progresso, è l'idea di fare politica per servizio e non per tornaconto, è voler difendere l'Italia perché senti l'appartenenza alla comunità nazionale e il legame con la terra dei nostri padri, è la volontà di far coincidere legalità e giustizia, è la difesa delle nostre radici cristiane senza fanatismi che non ci appartengono, è la difesa della famiglia naturale, nella consapevolezza che in fondo siamo ciò che riusciamo a insegnare ai nostri figli.
 
Un impegno, quello politico, che non è l'unico nella sua vita da mamma lavoratrice. Come si conciliano questi ruoli? E cosa pensa del ruolo della donna nella politica e nella società?
Ammetto che la mia vita è sempre caotica, sull'orlo della follia, divisa tra la mia famiglia, che amo follemente ma che con due bambini è molto impegnativa, la mia attività lavorativa (oggi imprenditrice, prima una delle tante partite Iva mai ascoltate), e la politica. Vivo sempre una lotta interiore tra la voglia di fare e incidere in ogni ambito della mia vita, e i sensi di colpa verso i miei bambini e mio marito. Le donne sanno bene di cosa parlo. Nessuna politica potrà mai alleviare questo nostro sentimento. Ma la politica può attuare buone politiche che ci aiutino a conciliare tutto, e le donne devono essere, con le proprie conoscenze ed esperienze, protagoniste in questo senso, come in tutte le politiche necessarie per fare crescere il nostro Paese. Invito le donne che si vogliono impegnare in politica a non mollare mai. Perché le donne hanno una visione a 360 gradi della nostra società e il loro contributo in politica può essere determinante.

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