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Un elicottero è in manutenzione e l'altro ha perso la portiera questa notte, Degasperi: ''Che rischi corrono i trentini in queste giornate?''
Il consigliere provinciale di Onda Civica ha depositato una interrogazione per sapere se l’unico vecchio elicottero rimasto in servizio è in grado di assicurare il servizio di emergenza e urgenza di cui ha bisogno il Trentino

TRENTO. “Quali siano i rischi che corrono i trentini in queste giornate in cui un altro elicottero è in manutenzione e l’altro perde le porte?” è questa la domanda che si fa il consigliere provinciale di Onda Civica, Filippo Degasperi in merito al fatto avvenuto questa notte dove un'eliambulanza del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento ha subito un guasto.( QUI L'ARTICOLO)
Il velivolo, verso le 2 di notte, si era recato in una piazzola per recuperare un paziente da trasferire in ospedale a Trento. Una volta caricato il paziente, l’elicottero iniziava la normale manovra di decollo dalla piazzola, manovra che prevede una rotazione ampia per allontanarsi da zone abitate prima di imboccare la rotta verso la destinazione, senza alcuna segnalazione di anomalie. Un minuto dopo il decollo si è verificato un guasto meccanico che ha determinato il distacco del portellone laterale destro. (QUI L'ARTICOLO)
“Il Nucleo Elicotteri – ha spiegato Degasperi - rappresentava il perno attorno cui ruotava tutta la gestione dell’emergenza e dell’urgenza in Trentino. Si sono spese decine e decine di milioni di euro per acquistare elicotteri, unici in Italia, che dovevano promuovere la 'grandeur' di Piazza Dante. Per giustificarne l’esercizio, visto che le emergenze non erano sufficienti in un territorio di dimensioni ridotte come il nostro, si sono iniziati ad usare gli elicotteri anche per trasporti che di urgente avevano gran poco. Contemporaneamente, ci si è dimenticati di investire sui mezzi stradali dell’emergenza”.
Solo di recente, ha spiegato il consigliere, si è preceduto a sostituire ambulanze che viaggiavano anche con 400 mila chilometri all’attivo e si è sempre più fatto ricorso ai servizi privati a pagamento per il trasporto infermi, dimenticandosi di valorizzare sia mezzi che personale di Trentino Emergenza. “Poi – continua Degasperi - gli elicotteri hanno iniziato a cadere”. Gli episodi citati sono quello in Val Nambino, un altro più recente a Trento sud e adesso, l’unico elicottero disponibile oltre al Dauphine con oltre trent’anni di carriera, ha perso il portellone.
Nell'interrogazione Degasperi chiede di sapere se l’unico vecchio elicottero rimasto in servizio è in grado di assicurare il servizio di emergenza e urgenza di cui ha bisogno il Trentino, le tempistiche previste per il rientro in servizio di almeno un elicottero Agusta e se è intenzione della Giunta tornare a potenziare sia in termini di mezzi che di personale l’unità operativa di Trentino Emergenza .