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La Fondazione Caritro assegna quattro borse di studio a studenti trentini per un anno tra Cina, Filippine, Islanda e Ungheria
Da oltre 20 anni Caritro mette a disposizione borse di studio per ragazzi del quarto anno delle scuole superiori. Gli assegnatari sono Damiano Bettega, Daniele Matassoni, Rebecca Noemi Saponaro e Pietro Clauser. L'assessora Maule: "Riportare le competenze per il futuro della città"

TRENTO. Ungheria, Filippine, Islanda e Cina. Queste le mete dei quattro studenti assegnatari della borse di studio per trascorrere un anno all'estero. Un progetto che vede la Fondazione Caritro in prima linea nel processo di promuovere e incentivare la crescita e la formazione personale dei giovani trentini.
"La Fondazione - dice l'assessora Chiara Maule - è sempre sensibile in queste iniziative, Caritro assicura sempre un sostegno importante per Trento. E' un piacere vedere questi ragazzi partire per un'esperienza all'estero che sarà fondamentale nella loro vita. L'obiettivo è quello di riportare le competenze, che verranno incrementate nel corso di questo anno, al servizio della città nel prossimo futuro".

Un percorso e un'accelerazione di quelle caratteristiche in grado di distinguere questi ragazzi al momento del ritorno in Trentino tra flessibilità, tolleranza e capacità di problem solving".
"E' dal 1994 - spiega Filippo Manfredi, direttore della Fondazione Caritro - che la nostra realtà sostiene i programma di internazionalizzazione per giovani studenti. Sono 116 nel complesso le borse di studio a favore dei ragazzi impegnati nelle scuole secondarie di secondo grado per un ammontare di 1,3 milioni di euro: circa 80 mila euro ogni anno".

E si parte dall'esperienza universitaria in Svezia del direttore di Caritro tra pianificazione del viaggio e difficoltà, ma anche conoscenza e valori acquisiti. Da qui poi la presentazione dei progetti selezionati e assegnatari della borsa.
I riflettori si accendono quindi su Damiano Bettega che passerà un anno in Ungheria, Daniele Matassoni che vivrà dodici mesi nelle Filippine e Rebecca Noemi Saponaro, destinazione Islanda. Tutti nell'ambito dei programmi di Intercultura. A questi studenti si aggiunge Pietro Clauser pronto per un'esperienza biennale in Cina, destinatario del bando promosso dalla Fondazione dei Collegi del Mondo Unito.
"Anche nel 2018 Caritro - aggiunge il direttore - tramite Enti no profit come Intercultura e Fondazione dei Collegi del Mondo Unito sostiene queste esperienze educative e questi giovani provengono dall'Istituto tecnologico Buonarroti-Pozzo di Trento, l'Istituto comprensivo di Primiero, Liceo Antonio Rosmini di Rovereto e Liceo Scientifico Galileo Galilei del capoluogo".

Questi progetti sostenuti dalla Fondazione Caritro rientrano perfettamente nelle linee guida del Ministero dell'istruzione in quanto le esperienze all'estero sono parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, valide per la riammissione nell'istituto di provenienza.
"Questi progetti - conclude Manfredi - sono equiparati all'Alternanza scuola-lavoro e la normativa italiana riconosce a tutti gli studenti che partecipano a programmi all'estero per un intero anno scolastico, la possibilità di accedere alla classe successiva senza perdere l'anno. Un'esperienza questa che si rivelerà altamente formativa per gli uomini e le donne di domani".
