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Leonardo Pedrotti conquista il Salone internazionale del libro di Torino, due premi per lo scrittore trentino

Selezionato per i premi a Torino, il trentino è finito sotto i riflettori per un racconto breve "Un inizio che lasciava ben sperare", opera per bambini e ragazzi, e per "Deux arcs-en-ciel sur la Somme", una storia ambientata nel corso della Prima guerra mondiale. Pedrotti: "I miei riferimenti sono Raymond Carver, Ernest Hemingway, Stephen King, Murakami Haruki e Paolo Nori"

Di Luca Andreazza - 10 maggio 2018 - 20:04

TRENTO. C'è anche un trentino tra i premiati al Salone internazionale del libro di Torino. Addirittura pluripremiato perché si è imposto in due distinte categorie. E' Leonardo Pedrotti, classe 1983 di Villamontagna, pronto a mettere piede nei padiglioni di Lingotto Fiere, un capolavoro di architettura industriale. La kermesse è già in pieno svolgimento, ma per il dipendente comunale l'appuntamento clou è per domenica 13 maggio

 

"Sono ovviamente molto contento di questi riconoscimenti - commenta Pedrotti - ma la strada è ancora lunga per far di questa attività una professione. Anche se ho sempre avuto la passione per la scrittura e scrivo praticamente tutti i giorni, solitamente la mattina molto presto prima di andare al lavoro oppure la sera".

 

Un percorso avviato soprattutto negli ultimi tre anni, soprattutto dopo aver messo alle spalle diversi corsi di scrittura creativa per raggiungere una consapevolezza maggiore. "Ho partecipato - aggiunge lo scrittore - a quelli proposti dalla Biblioteca di Cles: lì sono arrivato a contatto con Raoul Melotto. Un momento importante per ottimizzare i tempi e strappare qualche trucco del mestiere". 

 

Selezionato per i premi a Torino, il trentino è finito sotto i riflettori per un racconto breve "Un inizio che lasciava ben sperare", opera per bambini e ragazzi, e per "Deux arcs-en-ciel sur la Somme", una storia ambientata nel corso della Prima guerra mondiale.

 

"L'opera per ragazzi - dice Pedrotti - è un lavoro realizzato per il concorso di Radio Rai 1 Plotmachine. E' stato selezionato tra i 30 migliori racconti che sono diventati un ebook, mentre "Deux arcs-en-ciel sur la Somme" è per un concorso dell'Associazione culturale Yowras young writers & storytellers e prende le mosse da un articolo di giornale che parlava del ritrovamento di due palloni di cuoio. Mi sono immaginato un dialogo tra il capitano e un soldato negli attimi che precedono l'inizio del combattimento sul fiume Somme, in Francia, il 1 luglio del 1916".

 

Questi non sono i primi riconoscimenti per l'autore, già vincitore di diversi premi, come quello di Maranello per un'opera che narra un viaggio dei migranti, ma anche un successo in "casa", in quel di Vezzano, per una poesia dialettale dal titolo "Fèr col fèr"

 

In cantiere altre produzioni? "In questo momento - spiega l'autore - sono al lavoro per scrivere una fiaba per bambini: i protagonisti sono una combriccola di del bosco che si trovano a affrontare le proprie debolezze e i propri pregiudizi. Parallelamente sto producendo un romanzo nel quale un adolescente si trasferisce in un altro paese e si trova a far i conti con la difficoltà a integrarsi e, al contempo, assiste a un episodio di tentata violenza ai danni di una ragazza".

 

Insomma, i racconti partono sempre da temi attuali, i quali si inseriscono all'interno delle pagine. Tra le opere più interessanti c'è la rivisitazione di cento anni di storia, dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri, visti attraverso uno specchio, ma anche un racconto di quattro ragazzi appena maggiorenni in viaggio lungo la Valsugana per raggiungere Jesolo, la "California nostrana, aria di laguna": una narrazione in seconda persona che si interrompe all'improvviso per un finale a sorpresa.

 

"Il genere drammatico è più intimo - evidenzia il trentino - ma nel futuro mi piacerebbe scrivere un'opera più ironica, ma è chiaramente più complicato. La scrittura è un processo, ma anche una ricerca. La difficoltà è trovare il limite, cioè fermarsi e concludere un lavoro, ma per questo arrivano in soccorso le scadenze per partecipare ai concorsi: date e lunghezza sono tassative".

 

E nei giorni di secca? "L'ispirazione c'è sempre - conclude Pedrotti - ma per evitare di restare fermo ho diversi progetti in corso, altrimenti un buon metodo per superare giorni di difficoltà è leggere. I miei riferimenti sono gli statunitensi Raymond Carver, Ernest HemingwayStephen King, ma anche il giapponese Murakami Haruki. Tra gli autori italiani inserisco invece Paolo Nori per la sua capacità di sperimentare". 

 

 

 

 

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