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Sempre tre stelle per Norbert Niederkofler. Le novità trentine per la guida Michelin sono Alfio Ghezzi e il Mart. E la scommessa vinta di Peter Brunel sul Garda. Ecco i premiati
La "rossa" Michelin ha confermato gli chef stellati dell’edizione dello scorso anno, mettendo in evidenza solo i locali decisamente innovativi, quelle cucine che riescono a differenziarsi nel settore, nonostante la problematica situazione causata dalla pandemia Covid-19

TRENTO. Due nuove stelle risplendono nel panorama gastronomico trentino. O meglio: diventano tre se alla stella di Alfio Ghezzi e quella di Peter Brunel si aggiunge il premio come miglior sommelier a Christian Rainer, maestro di vino e di sala proprio al PB di Linfano d’Arco, nel food loft di Brunel (Qui articolo).
La "rossa" Michelin ha confermato gli chef stellati dell’edizione dello scorso anno, mettendo in evidenza solo i locali decisamente innovativi, quelle cucine che riescono a differenziarsi nel settore, nonostante la problematica situazione causata dalla pandemia Covid-19.
"Abbiamo deciso di aprire gli occhi – hanno esordito i responsabili della guida – per far risplendere la luce a tutto il variegato comparto dell’enogastronomia. Differenziando e premiando l’impegno per la sostenibilità – con le stelle verdi – ma soprattutto stimolare i giovani chef a guardare lontano, per potenziare un valore gastronomico inimitabile".
Così, in quest’ottica decisamente "emergenziale" la "guida gommata" riporta sugli scudi due cuochi che da tempo animano la miglior cucina del Trentino. Per Alfio Ghezzi è un ritorno, ma in una sede totalmente diversa dalla Locanda Margon, lasciata per cimentarsi in una nuova sfida sotto la cupola del Mart. Sfida impegnativa.
Alfio Ghezzi ha stravolto la sua cucina originaria. Ma è stato premiato. La Michelin ha percepito che le idee di Alfio sono frutto di una ricerca che "va oltre" l’apparenza, ma che ha solide basi e grande inventiva.
A Rovereto ora si festeggia, nonostante le porte di Senso siano ancora sbarrate per questioni legate all'epidemia. "Adesso – dice lo chef tra i cori di gioia della sua giovanissima brigata – cercheremo di fare ancora meglio. Puntando maggiormente al concetto di sostenibilità gastronomica". Magari (sosteniamo noi) per ambire ad una stella verde.
Decisamente entusiasta è Peter Brunel. Si riprende la sua stella dopo l’esperienza fiorentina e riporta sul Garda il palmares. Lui lo aveva fatto – ancor giovanissimo, nel 2003 – a Villa Negri di Riva del Garda, cuoco stellato più giovane d’Italia. Ora si riprende una meritatissima "astro", per continuare a stupire, coinvolgere, rilanciare la Busa gardesana e i prodotti della zona, Valle dei Laghi in primis.
Cucina decisamente stellare, dunque, affiancata – ma si potrebbe dire splendidamente abbinata - a vini meravigliosi e un servizio sala impeccabile, merito di Christian Reiner, espertissimo maitre, meranese di nascita, altoatesino di formazione, esperienze come sommelier in mezzo mondo e da subito ad Arco a fianco di Peter Brunel.
Un "maestro cerimoniere" vero e proprio Christian Reiner. Che la Michelin ha posto sul gradino più alto tra quelli che si occupano di vino e servizio ai tavoli. Un premio che per il PB è una sorta di due stelle, dopo appena un giorno che il Gambero Rosso ha insignito il ristorante con Due Forchette e come Migliore novità dell’anno.
Per il resto, nessuna bocciatura come nessuna promozione ulteriore. Sempre in evidenza i locali altamente blasonati dell’Alto Adige, quel St. Hubertus diretto da Norbert Niederkofler che mantiene saldamente le tre stelle e che – novità – si colorano pure di verde, per l’encomiabile impegno ambientalista del cuoco della Badia.
Due Stelle
D'O - San Pietro all'Olmo, Cornaredo (Milano) - Davide Oldani
Ristorante Harry's Piccolo - Trieste - Matteo Metullio
Santa Elisabetta - Firenze - Rocco De Santis
Una Stella
Vecchio Ristoro - Aosta
Senso Alfio Ghezzi al Mart - Rovereto
Prezioso - Merano
Peter Brunel Gourmet Restaurant - Arco
La Cru - Romagnano Sesia
Borgo Sant'Anna - Monforte d'Alba
San Brite - Cortina
Amistà - Verona
Piano 35 - Torino
Aalto - Milano
Kitchen - Como
Impronta d'acqua - Lavagna (Genova)
Nove - Alassio
Osteria del Povero Diavolo - Torriana
Gabbiano 3.0 - Marina di Grosseto
Linfa - Vincenzo Martella San Gimignano
Sala dei Grappoli - Montalcino
Franco Mare - Marina di Pietrasanta
Poggio Rosso - Castelnuovo Berardenga
Essenza - Terracina
Zia - Roma
Lorelei - Sorrento
Relais Blu - Massa Lubrense, Sorrento
Re Santi e Leoni - Nola
Casa Sgarra - Trani
Don Alfonso 1890- San Barbato, Lavello
Da Due stelle a Una Stella
Jasmine - Chiusa (Bolzano)
Non confermano la stella
Bacco - Barletta
Il Riccio - Capri (Napoli)
La Corte - Follina (Treviso)
Marc Lantieri Al Castello - Grinzane Cavour (Cuneo)
Casa del nonno 13 - Mercato San Severino (Salerno)
Bye Bye Blues - Palermo
Al ferarut - Rivignano
Enoteca Al Parlamento Achilli - Roma
Osteria la Fontanina - Verona
Al Capriolo - Vodo Cadore
Le Stelle Verdi
Mariangela Susigan - Ristorante Gardenia
Alfonso ed Ernesto Iaccarino - Don Alfonso 1890
Massimo Bottura - Osteria Francescana
Caterina Ceraudo - Dattilo
Piergiorgio Siviero - Lazzaro 1915
Antonello Sardi - Virtuoso Gourmet Tenuta le Tre Virtù
Pietro Leeman - Joia
Igor Macchia - Casa Format
Davide Oldani - D'O
Fabrizio Caponi - I'Ciocio - Osteria di Suvereto
Norbert Niederkofler - St. Hubertus
Franco Malinverno - Caffè La crepa
Roberto Tonola - Lanterna verde
Premi Speciali:
Premio Michelin Chef Mentore 2021 - Blancpain
Niko Romito - Reale, Castel di Sangro
Premio Michelin Giovane Chef dell'anno 2021 - Lavazza Group
Antonio Ziantoni - Ristorante Zia, Roma
Premio Michelin Servizio di Sala 2021 - Intrecci Alta Formazione di Sala
Christian Rainer - Peter Brunel, Arco (Trento)
Premio Michelin Sommelier 2021 - Consorzio del vino Brunello di Montalcino
Matteo Circella - La Brinca, Ne (Genova)