L'idea di Trentino Marketing (con Airbnb): smart working nella natura per incentivare il turismo. Ma dopo un anno di Covid è la strada giusta?
Un settore reduce dal blocco degli impianti e della mobilità, un comparto alle prese ancora con tantissime incertezze in questo momento e che deve cercare di riprendersi dopo un 2020 che ha fatto segnare i flussi di circa 30 anni fa e un inizio 2021 già azzerato. Tutto questo quando, in questo contesto estremo di smart working, forse pure i manager sperano di poter tronare a lavorare più spesso in ufficio che da casa e in modalità a distanza

TRENTO. Smart working sul territorio provinciale come frontiera per incentivare il turismo. Un accordo tra Trentino Marketing e Airbnb per promuovere la destinazione attraverso la valorizzazione di alloggi e esperienze. Una partnership che prevede una campagna di comunicazione e un concorso.
C'è grande attesa per il via libera al cronoprogramma del governo sulle riaperture in questa fase dell'emergenza Covid. Un sondaggio di Airbnb riporta che 1 persona su 2 ha sentito la mancanza di viaggiare più di ogni cosa, poi di non poter andare al ristorante (26%) o di non poter andare al cinema (16%). Oltra alla tradizionale voglia di mare, spicca il desiderio di 1 persona su 4 di passare del tempo in luoghi isolati (montagna o campagna), a contatto con la natura, mentre 1 persona su 2 (49%) sta considerando di unire vacanza e lavoro da remoto.
A questo pubblico si rivolge l’iniziativa di Airbnb e Trentino Marketing, che con attività di comunicazione e promozione online e offline racconteranno il Trentino e le possibilità di unire piacere e lavoro da remoto per l'estate: il 20% del campione di viaggiatori interpellato da Airbnb ha indicato lo chalet come alloggio preferito in caso di smart working "fuori porta".
"Alcune tendenze emerse già nel corso della scorsa estate, tra cui una maggiore richiesta di appartamenti e di strutture adeguatamente attrezzate in cui abbinare smart working e periodi di vacanza, sono oggi destinate a rafforzarsi, anche grazie a questa partnership", il commento di Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing.
"Il Trentino - dice Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia - è tra le destinazioni più popolari in ambito rurale, e con guadagni medi degli host fra i più alti d'Italia. Per i tanti proprietari di seconde case sul territorio, si tratta di un'opportunità per mettere a reddito un asset sottoutilizzato, in un anno difficile. Il Trentino Alto Adige è stato poi al terzo posto tra le destinazioni a corto raggio preferite dagli italiani la scorsa estate".
Un segmento di mercato, quello che abbina smart working e turismo, poco esplorato e (ri)scoperto causa epidemia (una ricerca di Jfc a fine luglio riporta che circa 424 mila holiday workers hanno lavorato da una località turistica, quasi la totalità con famiglia al seguito per una media di 42 giorni; un budget medio di 120-150 euro a notte per Italianway, società di gestione di affitti brevi).
Un dettaglio, difficile da approfondire, è quello della possibilità di trovare il corretto bilanciamento tra vita privata e lavorativa, il pericolo di non staccare mai e il rapporto di fiducia tra committente/datore di lavoro e lavoratore, senza dimenticare che una vacanza è anche socialità più che lavoro; un altro aspetto da valutare è quello di sapere assicurare servizi di qualità, connessione in primis, ma intanto c'è questa azione anche se alcune destinazioni (comprese quelle trentine) puntano sull'ambiente e sulla natura per proporre escursioni, passeggiate e attività a tema detox dopo oltre un anno di chiusure e limitazioni causa Covid.
Un settore reduce dal blocco degli impianti e della mobilità, un comparto alle prese ancora con tantissime incertezze in questo momento e che deve cercare di riprendersi dopo un 2020 che ha fatto segnare i flussi di circa 30 anni fa e un inizio 2021 già azzerato. Tutto questo quando, in questo contesto estremo di smart working, forse pure i manager sperano di poter tronare a lavorare più spesso in ufficio che da casa e in modalità a distanza.
Si spera che queste opportunità possano funzionare come veicolo di promozione e per dare ossigeno al settore ma forse restano da comprendere le ragioni di opportunità di incentivare una vacanza che non sembra strettamente collegata al segmento business e una piattaforma di intermediazione, seppur un player importante, che si appoggia agli appartamenti privati, spesso scollegati pure dalle Aziende per il turismo d'ambito, e che nella maggioranza dei casi non coinvolge forme imprenditoriali. Se si voleva puntare sulle seconde case e utilizzare la forza di Trentino Marketing, le esperienze e i progetti tutti trentini di ospitalità diffusa meriterebbero magari maggiore supporto e considerazione per un piano di attrazione più strutturato e organico per quella che sembra più un azione spot. Ma tant'è.
A ogni modo c'è un concorso: Airbnb lancerà un concorso a premi, promosso attraverso una landing page dedicata, per dare la possibilità ai viaggiatori di trascorrere un periodo di smart working in baita. La loro permanenza verrà monitorata da una psicologa per valutare i benefici del soggiorno. Ci si appoggia anche agli influencer, i quali testeranno gli effetti dello smart working in baita e condivideranno la loro esperienza sui propri canali social.