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Mondiali di sci Cortina 2021, niente spettatori e i mancati incassi sfiorano i 40 milioni di euro. "Il territorio acquisirà comunque più appeal internazionale"
L'evento porterà sul territorio più di 20mila presenze alberghiere e un fatturato economico di poco superiore ai 9 milioni di euro. Nulla a che vedere con i 48 milioni, però, che si sarebbero potuti registrare con l’apertura contingentata agli spettatori, circa l’80% in più. Il “value brand” di Cortina d’Ampezzo supererà invece i 33 miliardi di euro. L’incremento medio delle tariffe rispetto la stagione invernale dello scorso anno sarà pari al 114,9%

CORTINA D’AMPEZZO. A meno di un mese dall’inizio dei Campionati mondiali di sci 2021, che si terranno a Cortina d’Ampezzo dal 7 al 21 febbraio, arrivano buone notizie per tutta la zona. Nonostante i limiti imposti dalla situazione epidemiologica saranno 9 i milioni di euro che l’iniziativa potrà iniettare nel tessuto economico locale e 5 i miliardi di euro generati in termini di "value brand". Forse nulla a confronto di quello che si sarebbe potuto registrare in caso di pubblico in presenza, infatti, anche nell'ipotesi di ingressi limitati, si sarebbe potuto registrare circa l’80% di valore in più, per un totale di 48 milioni di euro. Il risultato sarà comunque uno stimolo alla ripartenza di un’economia, quella della montagna bianca, che nell’anno in corso sta affrontando la sua più dolorosa stagione.
Una ricerca condotta da Jfc, azienda di Faenza che si occupa di consulenza e marketing turistico, ha infatti elaborato una proiezione del flusso economico che potrebbe verificarsi durante le due settimane di campionato che si svolgeranno a Cortina nel prossimo mese, confrontandola con lo scenario che si sarebbe potuto verificare se l’evento avesse previsto un pubblico contingentato. Lo studio ha poi analizzato come gli operatori del sistema ospitale abbiano modificato le proprie tariffe in considerazione dell’evento stesso e come il “value brand” della Destinazione Cortina possa modificarsi grazie proprio all'occasione dei mondiali di sci alpino.
“Un evento davvero esclusivo - afferma Massimo Ferruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile della ricerca - che porterà sul territorio 20576 presenze alberghiere e un fatturato economico di poco superiore ai 9 milioni di euro. Una cifra, questa, decisamente inferiore a quanto si sarebbe potuto ottenere con l’apertura contingentata agli spettatori. In tal caso si sarebbero raggiunti i 48 milioni di euro e oltre 65mila presenze, oltre ai day user. In sostanza, in questo caso sarebbero ricaduti in media sul territorio circa 3 milioni 400mila euro al giorno. Tuttavia, i campionati mondiali garantiranno un innalzamento del 'value brand' di Cortina d’Ampezzo che, in termini di comunicazione internazionale, supererà il valore di 33 miliardi di euro, registrando un incremento valoriale di oltre 5 miliardi di euro”.
La presenza sui circuiti televisivi mondiali e l’intensa attività digital di questi 14 giorni di gare permetteranno infatti al territorio di innalzare fortemente il proprio appeal internazionale, e di conseguenza rendere questa destinazione e il suo territorio ancora più desiderati, garantendo a Cortina e al vicino Cadore una visibilità internazionale in oltre 70 nazioni nel mondo.
“Dalla ricerca si è rilevato - continua a spiegare l’amministratore - come le strutture ricettive del territorio ampezzano abbiano poi deciso di applicare significativi incrementi alla proprie tariffe. Basti pensare che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’incremento medio è stato pari al 114,9%, con un prezzo medio room/night che passa dai 370 euro per le strutture 3 stelle ai 579 euro per i 4 stelle, per toccare i 1.091 euro per gli hotel 5 stelle”.
Per comprendere appieno il fenomeno, Jfc ha realizzato questa ricerca sviluppando una specifica analisi comparativa sui prezzi praticati dalle strutture ospitali di Cortina d’Ampezzo e del Cadore in generale nel periodo di svolgimento dei Mondiali, confrontando i prezzi 2021 con quelli del 2020. Unitamente a tale analisi, Jfc ha misurato l’impatto economico attraverso un modello econometrico già utilizzato per la valutazione di altri eventi e continuamente ottimizzato.