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Da Pasolini a Messina, all'Astra arriva la rassegna cinematografica 'Ultima visione', tra il ruolo dell'operatore cimiteriale, la morte in solitudine e l'elaborazione del lutto
Questa proposta si inserisce nel percorso del Servizio servizi funerari per promuovere il cimitero monumentale di via Giusti. Carmelo Passalacqua: "L'allontanamento dell'idea di cimitero quale luogo della memoria collettiva verso l'evento morte che si è sviluppato in questi ultimi decenni dove il fine vita viene vissuto come una sorta di tabù sociale"

TRENTO. "Recuperare il tema della morte per fare cultura e vivere meglio questo aspetto che è parte della vita. Non si tratta però solo di sensibilizzare la cittadinanza la morte, ma anche un percorso che si concluderà con l'istituzione del cimitero come monumentale. Il camposanto di via Giusti contiene beni artistici e architettonici che pochi conoscono", spiega l'assessora Chiara Maule per presentare 'Ultima visione', cioè tre serate di cinema sulla questione del fine vita.
Una breve rassegna cinematografica sulla morte e l'elaborazione del lutto, questa la proposta del Servizio servizi funerario realizzata in collaborazione con il cinema Astra.
Tre le pellicole in programma, proiettate il lunedì alle 21 all'Astra, che affrontano l'argomento del fine vita sotto diversi punti di vista, dalla percezione del ruolo dell'operatore cimiteriale alla morte in solitudine per finire con il grande tema dell'elaborazione del lutto.
Si parte il 9 ottobre con 'Departures' di Yojiro Takita (Giappone 2008, 130 minuti), quindi si prosegue il 16 ottobre con 'Still life' di Umberto Pasolini (Gran Bretagna-Italia 2013, 87 minuti) e quindi spazio il 23 ottobre con 'L'attesa' di Piero Messina (Italia-Francia 2015, 100 minuti).
"Il cimitero di Trento - spiega Carmelo Passalacqua, dirigente del Servizio funerario - era segnalato come luogo da visitare nelle guide turistiche di fino alla fine dell'ottocento. Sono tantissime le testimonianze artistiche e architettoniche di pregio, ormai dimenticate. E'possibile visitare il cimitero nel pieno rispetto del luogo per parlare serenamente della morte. In attesa di terminare l'allestimento di spazi per le iniziative in via Giusti, ringraziamo l'Astra per la collaborazione".
Dopo ogni proiezione ci sarà inoltre la possibilità di condividere approfondimenti, dialoghi e riflessioni sul tema della morte, mentre nell'ultima giornata sarà presente anche il regista Piero Messina.
Questa iniziativa rientra nell'ambito del percorso, avviato ormai da qualche anno dal Servizio servizi funerari al fine di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale presente nel cimitero monumentale di Trento, riprendendo una tradizione che rischia di essere dimenticata.
Nelle guide turistiche il cimitero monumentale veniva infatti segnalato come luogo da visitare proprio per la grande bellezza architettonica e per l'incommensurabile patrimonio artistico presente.
"L'allontanamento dell'idea di cimitero quale luogo, oltre che dei ricordi individuali, della memoria collettiva di una comunità - aggiunge Passalacqua - rispecchia l'approccio verso l'evento morte che si è sviluppato in questi ultimi decenni dove il fine vita non viene più considerato come la normale conclusione del nostro cammino terreno, ma vissuto come una sorta di tabù sociale, de quale si deve parlare il meno possibile".
Anche la recente indagine sulla soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi funerari ha evidenziato come solamente poco più del 50% degli intervistati è consapevole dell'esistenza all'interno del cimitero di opere di grande interesse storico e artistico.
"Per contrastare questa tendenza e restituire questo patrimonio alla città - conclude Passalacqua - in questi anni sono state pubblicate delle guide contenenti diversi percorsi artistici, organizzate varie visite guidate e alcuni momenti di intrattenimento, come il concerto in occasione della commemorazione dei defunti o la rappresentazione teatrale 'La discesa agli inferi', fino all'iniziativa di alternanza scuola-lavoro attivata con un gruppo di studenti del liceo Prati, che in una serata dello scorso maggio hanno illustrato a circa duecento persone alcune delle più importanti tombe storiche presenti nel cimitero".