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Bertagnolli e Casal conquistano Canale 5 e il Maurizio Costanzo Show: ''Siete l'esempio migliore da seguire''
I due fiammozzi reduci dai successi paralimpici di PyeongChang ieri erano ospiti dello storico programma di Canale 5 e hanno strappato applausi rispondendo tra gli altri alle domande di Simona Ventura, Iva Zanicchi e della ex compagna di dj Fabo

MILANO. "Quello che la gente non capisce è che avere una disabilità non è la debolezza di una persona ma è il suo punto di forza su cui fare perno e farsi rispettare". Come si sul dire campioni veri, in pista e fuori dalla pista: Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal, ieri, dopo le quattro medaglie conquistate nello sci alpino alla Paralimpiade di PyeongChang hanno conquistato anche Canale 5 e il pubblico del "Maurizio Costanzo Show".

Applausi a scena aperta, una piccola standing ovation, tanti "bravi" "siete un grande esempio" mentre veniva ritrasmessa una delle loro discese e Simona Ventura a concludere la loro intervista con "questi sono gli italiani, questa è l'italianità che vogliamo esportare". Insomma dopo le vittorie in pista e la soddisfazione di riconsegnare il tricolore al presidente della Repubblica Mattarella per i due fiammozzi diciannovenni di Cavalese le emozioni non finiscono mai. Ieri Maurizio Costanzo li ha voluti sul suo palcoscenico per farsi raccontare la loro storia "cominciata a tre anni, con mio papà" ha detto Giacomo che è nato con un'atrofia al nervo ottico. "A tre anni ero già sulle piste e mi hanno sempre dato del pazzo", ha proseguito il giovane campione. "Confermo che è pazzo" gli ha fatto eco il suo amico e guida in pista Fabrizio Casal sorridendo.

Poi Iva Zanicchi ha chiesto loro come facessero a sciare. "Abbiamo degli auricolari - ha spiegato Bertagnolli - e durante la gara Fabrizio mi avverte degli ostacoli". In sala anche la ex compagna di dj Fabo, Valeria Imbrogno che ha dato il via a una piccola riflessione sulla disabilità e i problemi legati alla cecità.
"Io ci convivo da quando sono nato - ha aggiunto Giacomo - e infatti lo dico sempre, se mi dovete scrivere su Istagram o da altre parti e mi dovete fare una domanda sulla vista non ditemi ''scusa'' a me che me ne frega, vi rispondo con una risata, per me non c'è da scusarsi di niente". Anche perché "molto spesso la gente non capisce che avere una disabilità non è la debolezza di una persona è il punto di forza su cui fare perno e farsi rispettare e con questo pensiero ci ho vissuto da sempre. Quella delle Paralimpiadi è stata una delle esperienze più belle in assoluto, tornare indietro con 4 medaglie è stato unico. Abbiamo vinto tutto ma siamo pronti a vincere ancora e ancora di più". Come dicevamo: campioni veri.