Appuntamento con la storia a Verona: la Trentino Itas va a caccia della quarta Champions League, a dieci anni dall'ultima volta
Il sodalizio di via Trener ha già vinto per tre volte la massima rassegna continentale, nel 2009, nel 2010 e nel 2011 e affronterà i polacchi dello Zaska, con cui ci sono già stati otto confronti in ambito europeo. Intanto i tifosi appendono uno striscione per incitare la squadra e qualche imbecille lo riduce in brandelli senza alcuna motivazione

TRENTO. Per il poker, per la storia, per un trionfo che proietterebbe la Trentino Itas sul tetto d'Europa per la quarta volta. La cornice sarà quella dell'AGSM Forum di Verona, dall'altra parte della rete la Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, più semplicemente lo Zaksa, compagine polacca guidata dall'ex di turno Nikola Grbic.
In palio ci sarà la Cev Champions League, trofeo che il sodalizio di via Trener ha già conquistato tre volte consecutivamente, nel 2009, nel 2010 e nel 2011: per la compagine di Lorenzetti sarà, in ogni caso, l'ultima partita della stagione e potrebbe essere la serata del tripudio.
Nel meraviglioso impianto veronese sarà una giornata di volley di altissimo livello: alle 17 si disputerà infatti la finalissima della Champions femminile tra l'Imoco Conegliano e Istanbul, mentre alle 20.30 toccherà alla Trentino Itas e allo Zaksa.
Per la formazione trentina si tratterà del ritorno in campo a 24 giorni di distanza dall'ultimo impegno: la squadra ha raggiunto Verona già giovedì pomeriggio per prendere confidenza con l'impianto veneto nei giorni che precedono la sfida più importante della stagione.
Il coach gialloblu Angelo Lorenzetti ha convocato 14 giocatori per la finalissima, compreso il giovane Alberto Pol, che indosserà la maglia di secondo libero con De Angelis che verrà inserito in lista quale quinto schiacciatore e, all'occorrenza, entrerà in seconda linea per dar manforte alla ricezione. Sabato mattina la rifinitura e poi l'appuntamento sarà per le 20.30 con Trento che potrà contare sull'esperienza di Nimir, Podrascanin, Giannelli, Lisinac e De Angelis, che hanno già disputato una o più finali europee nelle manifestazioni per club. E, tra l'altro, per Giannelli e Lisinac, in caso di successo, si tratterebbe del secondo in chiave europea con il sodalizio di via Trener, visto che i due hanno già vinto la Cev Cup nel 2019.
La Trentino Itas andrà a caccia del successo continentale anche per regalare una serata magica ai tifosi che, giocoforza, saranno costretti a restare al di fuori dell'Agsm Forum. A proposito: nei giorni scorsi la Curva Gislimberti ha appeso uno striscione per salutare la squadra e far sentire alla truppa tutta la vicinanza del popolo gialloblu. Ebbene, qualche vandalo (diversamente non è possibile etichettarlo) ha ben pensato di strappare il vessillo e ridurlo in brandelli.
I polacchi, guidati da Nikola Grbic, che da capitano di Trentino Volley ha conquistato lo Scudetto nel 2008 e la Champions League nel 2009, non mancano i volti noti. In cabina di regia ci sarà il francese Toniutti, al centro Smith (ex Resovia e Tours) e il nazionale Kochanowski, mentre il libero è Zatorski, campione del mondo con la Polonia nel 2014. Attenzione anche i tre attaccanti di palla alta, gli schiacciatori Sliwka e Semeniuk e l'opposto Kaczmarek.
Per lo Zaksa sarà la prima finale europea della propria storia visto che mai, prima d'ora, la squadra polacca era riuscita a superare le semifinali.
La finale di Champions League sarà ovviamente un evento mediatico di portata globale: la sfida sarà trasmessa in diretta da Rai Sport + con commento affidato a Maurizio Colantoni, Andrea Lucchetta e Fabio Gullo. Diretta anche su Sky Sport Uno, con telecronaca di Stefano Locatelli e Andrea Zorzi, sullo spazio web "EuroVolleyTv" e su Radio Dolomiti.